“Auguri agli irlandesi in patria e all’estero, ma in modo speciale ai nuovi irlandesi, i tanti immigrati che hanno fatto dell’Irlanda la loro casa”. Apre così il messaggio dell'arcivescovo di Armagh Eamon Martin. Primate d'Irlanda, per l’odierna festa nazionale di San Patrizio, patrono d’Irlanda.
Una festa per celebrare le conquiste e ricordare le sfide dell’Irlanda
oggi
Una giornata – rileva mons. Martin - che è al tempo stesso di celebrazione e di sfida:
di celebrazione per le tante conquiste del Paese che quest’anno festeggia il centenario
della sua indipendenza e per la radicata identità cristiana di cui è permeata la società
irlandese con i suoi valori di fede, speranza e carità. “Ma l’Irlanda del 2016 deve
anche affrontare numerose sfide: dalla povertà, all’emergenza abitativa alle enormi
sfide sulla famiglia. Di fronte a queste sfide la Festa di San Patrizio - sottolinea
il messaggio - ci ricorda il suo profondo senso personale della misericordia di Dio
e il desiderio di condividerlo con gli altri.
Seguire l’esempio di San Patrizio con la solidarietà verso i rifugiati
Di qui l’esortazione a tutti gli irlandesi a seguire il suo esempio aprendosi all’amicizia
personale con Cristo e all’esperienza della misericordia di Dio nelle proprie vite
per portare questa misericordia e carità a tutti i sofferenti e bisognosi del mondo,
in particolare ai rifugiati e alle famiglie sfollate: “Come popolo irlandese - sottolinea
mons. Martin – non possiamo pensare a Patrizio, il prigioniero, lo schiavo in esilio,
l’immigrato irregolare, senza riconoscere le enormi sfide umanitarie e pastorali affrontate
dalle tante persone oggi sfollate senza uno status riconosciuto nel mondo, come accade
nella sconvolgente crisi dei rifugiati in Europa.
Non dimenticare gli emigrati irlandesi nel mondo
Infine il messaggio ricorda i tanti emigranti irlandesi nel mondo e l’opera svolta
dalle loro cappellanie nei vari Paesi in cui sono immigrati: Ispirati dall’insegnamento
del Vangelo: essi offrono una aiuto pastorale essenziale ai tanti irlandesi che cercando
di stabilirsi in nuove società”. (L.Z)
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