2016-03-16 14:10:00

Tweet del Papa: dopo la Confessione saremo rinati


Papa Francesco, che ha più volte esortato a ritrovare il perdono di Dio nel Sacramento della Riconciliazione, ha pubblicato oggi questo nuovo tweet sull’account @Pontifex: “Uscendo dal confessionale, sentiremo la sua forza che ridona la vita e l’entusiasmo della fede. Dopo la Confessione saremo rinati”.

“Dio - aveva detto il Papa nell’udienza generale del 2 marzo scorso - ci ama sempre, nonostante i nostri peccati”, ma questo non significa non cambiare, perché “la misericordia di Dio ci chiama tutti alla conversione e a ‎pentirci dei nostri peccati”. Dio, da parte sua, come un padre, “usa pazienza con il peccatore per ‎condurlo al pentimento, ma non trascura mai le urla dei suoi figli oppressi”. 

“Nessuno può porre un limite all’amore di Dio che perdona” scrive Papa Francesco nel testo della Bolla per il Giubileo “Misericordiae Vultus”. E in un discorso ai partecipanti ad un Corso della Penitenzieria ribadisce: “Non esiste alcun peccato che Dio non possa perdonare! Nessuno! Solo ciò che è sottratto alla Divina misericordia non può essere perdonato, come chi si sottrae al sole non può essere illuminato né riscaldato” (12 marzo 2015).

Papa Francesco, rivolgendosi il 4 marzo scorso ai confessori, ha invitato con forza a non essere da ostacolo alla misericordia di Dio e a braccio ha aggiunto:

“Cosa faccio se mi trovo in difficoltà e non posso dare l’assoluzione? Cosa si deve fare? Prima di tutto, cercare se c’è una strada, tante volte la si trova. Secondo: non legarsi soltanto al linguaggio parlato, ma anche al linguaggio dei gesti. C’è gente che non può parlare, e con il gesto dice il pentimento, il dolore. E terzo: se non si può dare l’assoluzione, parlare come un padre: ‘Senti, per questo io non posso [assolverti], ma posso assicurarti che Dio ti ama, che Dio ti aspetta! Preghiamo insieme la Madonna, perché ti custodisca; e vieni, torna, perché io ti aspetterò come ti aspetta Dio’; e dare la benedizione. Così questa persona esce dal confessionale e pensa: ‘Ho trovato un padre e non mi ha bastonato’. Quante volte avete sentito gente che dice: ‘Io non mi confesso mai, perché una volta sono andato e mi ha sgridato’. Anche nel caso limite in cui io non posso assolvere, che senta il calore di un padre! Che lo benedica, e gli dica di tornare. E anche che preghi un po’ con lui o con lei. Sempre questo è il punto: lì c’è un padre. E anche questa è festa, e Dio sa come perdonare le cose meglio di noi. Ma che almeno possiamo essere immagine del Padre”.








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