“Sorpresi e costernati”. Così i vescovi del Benin affermano di aver appreso la notizia pubblicata da un quotidiano locale, circa un loro presunto invito ai fedeli di votare per Lionel Zinsou al ballottaggio del 20 marzo per le elezioni presidenziali. Un fatto - riferisce l'agenzia Fides - che è stato seccamente smentito da mons. Antoine Ganyé, arcivescovo di Cotonou e presidente della Conferenza episcopale del Benin, con una dichiarazione da lui stesso letta in pubblico.
La Chiesa ha invitato a votare secondo coscienza
“Con il presente comunicato, la Conferenza episcopale del Benin smentisce formalmente
questa informazione. Non ha fatto alcuna dichiarazione del genere” ha affermato mons.
Ganyé, che ha ribadito le indicazioni presentate dai vescovi nella Lettera pastorale
“Elezioni presidenziali sotto lo sguardo di Dio” del gennaio scorso. “La Conferenza
episcopale del Benin - ricorda mons. Ganyé - invita i figli e le figlie del Benin
a votare nella calma e nella pace secondo coscienza, illuminata dalla luce di Dio
e dall’amor di Patria”.
La Chiesa ha indicato i requisiti per un buon Presidente
La Lettera pastorale offre alcune indicazioni per la scelta del candidato, che deve
“avere timore di Dio, buone capacità di gestione sociale dei beni pubblici, avere
una conoscenza sufficiente delle realtà del Paese, essere un patriota, con un buon
livello intellettuale, avente la capacità di vigilare sulla sana applicazione delle
leggi”.
Il ballottaggio si terrà il 20 marzo
Nelle elezioni del 6 marzo, nessuno dei candidati ha raggiunto la maggioranza qualificata
per essere eletto al primo turno. I due primi candidati, il Primo Ministro uscente
Lionel Zinsou e l’uomo d’affari Patrice Talon, si affronteranno al ballottaggio il
20 marzo. (L.M.)
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