2016-03-15 14:30:00

Pakistan: ricordati gli attacchi alle chiese di Lahore


Fedeli cristiani, cattolici e anglicani, hanno ricordato con delle celebrazioni liturgiche il primo anniversario degli attacchi contro due chiese nel quartiere di Youhanabad, a Lahore, che il 15 marzo del 2015 fecero oltre 80 vittime e 17 feriti. Sia nella chiesa cattolica che nella chiesa anglicana, colpite dagli attentati - riporta l'agenzia Fides - si sono tenute sante Messe e veglie di preghiera per la pace.

A Youhanabad l'atmosfera resta ancora tesa
Subito dopo gli attentati kamikaze, i cristiani, scossi e irati, hanno linciato due musulmani, presunti complici dei terroristi. Il governo del Punjab iniziò un'operazione contro i residenti di Youhanabad, arrestando più di 120 giovani, accusati di aver partecipato al linciaggio. Oggi a Youhanabad l'atmosfera resta tesa e le persone hanno paura di parlare dell'incidente. Oltre 50 famiglie cristiane ancora attendono di conoscere il destino dei loro parenti, sotto processo per l'omicidio dei due uomini.

I fedeli riuniti per pregare per la pace
Samran Paul, cattolico residente di Youhanabad, dice a Fides: “Tutto è cambiato per noi. Youhanabad una volta era un simbolo per i cristiani di Lahore. Ora si avvertono paura e incertezza”. “E’ incoraggiante vedere che ci siamo riuniti per pregare per la pace e che tutti noi desideriamo vivere insieme come una famiglia. Vorrei rivedere la Youhanabad di un tempo, culla e orgoglio per i cristiani di Lahore”. Amir Masih dalla Chiesa anglicana ha rimarcato: “E’ passato un anno, ma le ferite sono ancora aperte. Oggi ci siamo riuniti per pregare per la pace, chiediamo a Dio di donarci di vivere con gioia e pace nel nostro quartiere”. 

I cristiani non hanno trasformato gli attentati in una questione settaria
​Durante la cerimonia liturgica, mons. Shah ha pregato insieme ai fedeli per i 42 cristiani ancora detenuti in carcere in seguito al linciaggio di due sospetti terroristi. Ameer ul Azeem, segretario per l’informazione del Jamaat-e-Islami, uno dei maggiori partiti islamici del Pakistan, ha chiesto ai cristiani locali di “mostrare più tolleranza”. “I disordini e il danneggiamento delle stazioni dei bus è sbagliato – ha detto all'agenzia AsiaNews –. I terroristi hanno preso di mira moschee, chiese, cinema e mercati. Il terrorismo è in declino, ma i suoi effetti si vedranno ancora a lungo”. Infine il leader islamico ha affermato: “Si deve riconoscere ai cristiani il merito di non aver trasformato gli attentati in una questione settaria”. (X.W.-P.A.)








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