2016-03-15 19:57:00

A Ginevra nuovo round di negoziati sulla Siria


In Siria, all’indomani dell’annuncio del presidente Vladimir Putin del ritiro di gran parte del contingente russo, forze governative siriane hanno conquistato strategiche postazioni nei pressi della città di Palmira. L’operazione militare è stata condotta dall’esercito siriano con il sostegno dell’aviazione russa. La riconquista di Palmira è cruciale per schiudere ai soldati siriani la strada verso Raqqa, la “capitale” in Siria del sedicente Stato islamico. Intanto,a Ginevra, i negoziati per la pace in Siria sono proseguiti oggi con l’incontro tra l’inviato dell’Onu, Staffan De Mistura, e rappresentanti dell’opposizione al governo di Al Assad. Stefano Marchi:

Il capo delegazione degli oppositori, Mohammed Allush, ha affermato che i ribelli siriani credono in una “soluzione politica” del conflitto, e sono a Ginevra “per negoziare”, sulla base del piano di pace dell’Onu. Alcuni oppositori hanno lasciato intendere che accetteranno la presenza di esponenti del regime di Al Assad nel governo siriano “inclusivo”, prescritto dal piano dell’Onu. La stessa opposizione avverte, però, che in quel governo non vuole persone “con le mani sporche di sangue”, tra cui Al Assad. Gli oppositori hanno inoltre ribadito la loro contrarietà ad ammettere ai negoziati i curdi siriani del Partito dell’unione democratica. Ieri il capo delegazione del governo di Al Assad aveva detto che per il successo delle trattative è necessaria un’ampia rappresentanza dell’opposizione. Secondo la Commissione indipendente di inchiesta sui crimini di guerra in Siria, tutte le parti in conflitto hanno commesso “gravi violazioni”, e “4000 donne sono ridotte in schiavitù”. La commissione ha invocato la liberazione degli “innumerevoli prigionieri”, tra cui donne e bambini, da parte di tutti i belligeranti.








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