2016-03-12 18:54:00

Terrorismo: smantellata cellula a Roma. Soddisfazione del governo


“Grazie a forze dell’ordine e magistrati per l’ennesima operazione contro terrorismo e criminalità internazionale”. Così il premier Renzi ha espresso via twitter la sua soddisfazione per l’identificazione e lo smantellamento di una potenziale cellula di tre presunti jihadisti, due macedoni e un tunisino, pronta ad entrare in azione con un’autobomba contro quelli che definivano “miscredenti”. Il servizio di Gabriella Ceraso

“Prendo una macchina con l'esplosivo dentro per fare un'operazione contro i 'kuffar' miscredenti”. E' questo uno dei messaggi vocali in italiano rintracciati dai carabinieri del Ros che il tunisino Firas Barhoumi, foreign fighter che si troverebbe in Iraq, ha mandato a Carlito Brigande 41enne macedone detenuto da novembre scorso a Roma. Tramite il software Telegram, l’invito al ‘fratello' radicalizzato da Barhoumi durante un periodo di detenzione comune, è a raggiungerlo in Iraq per unirsi ai miliziani dell'Is. E Barhoumi, come emerge dalle conversazioni tra i due, si sarebbe offerto come volontario per compiere, sempre in Iraq, una missione suicida. L'operazione dei Ros iniziata con l’arresto di Brigande e l’esame di documenti in arabo e di file audio trovati nelle perquisizioni, si è conclusa ieri notte con l’arresto nella capitale di un terzo complice anche lui macedone, Abdula Kurtishi, contattato da Brigande ed evaso da un carcere del suo Paese, in possesso di documenti falsi e identita' fittizie. Soddisfazione dal ministro della Difesa Pinotti e dell'Interno Alfano che ha commentato che la prevenzione nei confronti di soggetti pericolosi e' essenziale per abbassare il rischio terrorismo in Italia, lodando l’apporto in questa come in altre operazioni, fornito dal decreto antiterrorismo in vigore.








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