Se le distanze sono immense, il messaggio del Giubileo della Misericordia può viaggiare anche attraverso le onde radio. Succede in Etiopia, dove la Chiesa cattolica locale ha deciso di usare tutti i mezzi disponibili per diffondere la conoscenza dei temi dell’Anno Santo straordinario indetto da Papa Francesco e incoraggiare a metterli in pratica. In particolare - riferisce l'agenzia Sir - la conferenza episcopale, attraverso il suo Segretariato esecutivo (Ecs), ha scelto di trasmettere, su alcuni dei principali canali nazionali, programmi speciali.
Messaggio universale
Le trasmissioni, prevalentemente in amarico – lingua ufficiale e compresa comunemente
all’interno delle varie comunità che abitano l’Etiopia – hanno riguardato in particolare
tre stazioni radio, le più ascoltate dalla popolazione. “Sono emittenti laiche – specifica
al Sir, Makeda Yohannes, la portavoce del Segretariato – ma durante le festività di
Natale e dell’Epifania lo spazio dedicato alle comunità cristiane è più ampio, quindi
abbiamo scelto di concentrare i nostri primi messaggi in quei giorni”. La scelta dei
canali e dello stesso mezzo di comunicazione, prosegue Yohannes, non è stata casuale,
ma risponde alla missione che la Chiesa si è data per l’Anno Santo, sottolineandone
ancora una volta il carattere “diffuso”.
Radio: strumento facilmente accessibile a tutti
“Seguendo le parole del Santo Padre abbiamo voluto inviare il messaggio della Misericordia
non solo ai cattolici ma a tutte le persone di buona volontà, che significa a tutto
il popolo: è per questo che abbiamo scelto un mezzo di comunicazione come la radio,
che è facilmente accessibile in ogni parte del Paese e anche alle comunità etiopi
che vivono oltre i confini, attraverso le trasmissioni in diretta su internet”, spiega
infatti la portavoce dell’Ecs.
Media preziosi
Difficile, del resto, pensare a un veicolo più adatto a trasmettere su larga scala
un messaggio in un Paese con una superficie di oltre 1 milione e 100mila chilometri
quadrati e la cui popolazione ormai sfiora i cento milioni. In condizioni che, peraltro,
vanno da quelle della capitale Addis Abeba – al centro di importanti programmi di
espansione e di ammodernamento delle infrastrutture – ad aree rurali in cui il livello
dei servizi resta enormemente più basso. Le onde radio, però, raggiungono anche gli
angoli più remoti dell’Etiopia e negli anni sono state utilizzate per diffondere importanti
messaggi in aree dove, in alcuni casi, nove persone su dieci non hanno accesso a televisione
e giornali.
Cattolici nel Paese pari all’1%
Campagne di educazione sanitaria, progetti per l’agricoltura o l’alfabetizzazione,
persino iniziative per la risoluzione dei conflitti locali, che hanno tra l’altro
visto protagoniste le piccole “community radio”, stazioni che trasmettono per una
specifica comunità locale o su un territorio ristretto. A questa filosofia l’iniziativa
dell’Ecs ha cercato di dare un respiro nazionale. In effetti, nonostante i cattolici
etiopi siano una piccola percentuale (circa l’1%) della popolazione, che prevalentemente
aderisce alla Chiesa ortodossa locale o all’Islam, “virtualmente, il messaggio ha
potuto raggiungere tutti i cittadini”, nota ancora Makeda Yohannes.
Azioni concrete
L’invito che è stato rivolto alla popolazione di ogni credo, continua la portavoce
“è stato quello a celebrare i giorni di festa con atti concreti”. Un appello che riprende
direttamente la bolla Misericordiae Vultus con cui Papa Francesco ha indetto l’Anno
Santo straordinario e in cui, citando il Vangelo di Matteo e le parole San Giovanni
della Croce, invita a praticare le opere di misericordia corporali e spirituali. Ma
l’iniziativa della Chiesa ha voluto legare a questo tema un altro aspetto del magistero
papale, quello legato ai temi ambientali, che è particolarmente prezioso per il Paese.
Il dramma della siccità
Nel momento in cui l’Etiopia soffre gli effetti di una siccità che ha portato i raccolti,
in alcune zone, a ridursi del 90%, la scelta di Ecs è stata dunque quella di concentrare
l’attenzione anche sull’enciclica Laudato si’ e sul tema del cambiamento climatico.
Un’impostazione, questa, che probabilmente verrà replicata in altre trasmissioni simili,
già allo studio, come conferma Makeda Yohannes: “Vorremmo che iniziative del genere
continuassero, in particolare per diffondere attraverso i media la Dottrina sociale
della Chiesa cattolica. – dice – Ci sono tante informazioni, iniziative e messaggi,
all’interno della Chiesa, che andrebbero condivisi con tutti!” (A cura di
Davide Maggiore)
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