2016-03-11 14:30:00

Vescovi Austria: più risorse per i migranti. Metà seguiti dalla Chiesa


Se è necessaria a livello globale “una maggiore giustizia economica”, nei Paesi ricchi “occorre una maggiore disponibilità a condividere”, scrivono i vescovi austriaci in un articolato comunicato che oggi sintetizza le conclusioni della loro Assemblea plenaria a Linz (7-10 marzo). Tema di fondo: migrazioni e rifugiati; assunto di partenza: “I motivi che spingono alla fuga e alla migrazione vanno affrontati con la solidarietà”; la denuncia: “Per gli aiuti di emergenza e la cooperazione allo sviluppo c’è bisogno di più risorse, che in Austria e in moltissimi altri Stati sono molto inferiori a quanto previsto dagli accordi internazionali”. 

Metà dei migranti assistiti da enti ecclesiali. Ora la fase dell'integrazione
​Dei 90mila rifugiati accolti nel Paese nel 2015 - riporta l'agenzia Sir - circa 41mila sono stati accompagnati in vario modo dalle istituzioni ecclesiali. Ora si apre la fase dell’integrazione, “che si gioca nella reciprocità” tra chi accoglie e chi invece deve accettare i valori sociali e “rispettare le leggi del Paese in cui è accolto, collaborando al bene comune”. Lo Stato deve “creare le condizioni perché ciò possa avvenire”. 

Vescovi denunciano il silenzio dell'occidente sulle persecuzioni anti-cristiane
Quanto al tema della persecuzione dei cristiani i vescovi, che hanno ricordato “il brutale assassinio delle quattro suore in Yemen”, denunciano “l’incomprensibile silenzio” dell’Austria e della maggioranza delle nazioni occidentali di fronte alla “più vasta persecuzione dei cristiani che si sia mai verificata nella storia”. A Linz è stato presentato anche il resoconto del lavoro della Commissione per la protezione delle vittime degli abusi sessuali. (R.P.)








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