2016-03-10 12:17:00

Vescovi svizzeri: no diagnosi pre-impianto, apre a eugenetica


“Sì all’essere umano, no alla diagnosi pre-impianto”: scrive così la Conferenza episcopale svizzera (Ces) nella nota conclusiva della 311.ma Assemblea ordinaria, svoltasi a Lugano dal 7 al 9 marzo. La dichiarazione fa riferimento al referendum del prossimo 5 giugno, quando i cittadini svizzeri saranno chiamati a votare sulla revisione della legge relativa alla riproduzione assistita e in particolare sull’attuazione della diagnosi pre-impianto.

Diagnosi pre-impianto rischia di aprire all’eugenetica
Da ricordare che già a giugno 2015 tale pratica – che implica l’esame dell’embrione prima che venga impiantato nell’utero, per verificarne eventuali patologie o handicap – era stata sottoposta a referendum, ottenendo il 61,9% dei consensi. Il 5 giugno prossimo, quindi, i cittadini svizzeri dovranno esprimersi sulla legge di attuazione di tale pratica. Naturalmente, in tante occasioni la Ces si è schierata contro la diagnosi pre-impianto, mettendo in guardia dal rischio di derive eugenetiche. “Con tale diagnosi – dicevano i vescovi un anno fa – non si curano le malattie, ma le si evitano sopprimendo l’embrione portatore di una patologia. E questo è ingiustificabile”.

Tutelare la dignità dell’essere umano
Ora, anche nella nota conclusiva della 311.ma Assemblea ordinaria, i vescovi elvetici ribadiscono che la diagnosi pre-impianto “non rispetta la dignità dell’essere umano” e informano che, in vista della votazione, la Commissione episcopale di bioetica pubblicherà una dichiarazione ufficiale. Il prossimo 31 ottobre, invece, a Zurigo, la medesima Commissione terrà una giornata di studi sul trapianto di organi e sulle relative questioni sia tecniche che etiche.

I preparativi per la Gmg di Cracovia
Altro tema all’ordine del giorno della riunione è stata la 31.ma Giornata mondiale della gioventù che si terrà a Cracovia, in Polonia, dal 26 al 31 luglio, con il motto "Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia" (Mt 5,7). Attualmente – informa la Ces – sono oltre 1.500 i giovani svizzeri che si recheranno a Cracovia, accompagnati da tre vescovi. L’evento polacco sarà inoltre preparato da tre Giornate nazionali dei giovani che avranno luogo dall’8 al 10 aprile a Schaffhausen per i ragazzi di lingua tedesca; il 16 aprile a Vevey per i giovani francofoni ed il 19 aprile a Lugano per coloro che parlano italiano.

Ad aprile, giornata di studio sul Corano
Infine, il 19 e 20 aprile è in programma una giornata di studio dedicata al tema “Il Corano, le sue interpretazioni e le sue sfide”. L’evento è preparato dal Gruppo di lavoro “Islam” che opera all’interno della Conferenza episcopale elvetica. (I.P.)








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