“Favorire l’integrazione e la vicinanza tra vescovi e religiosi è essenziale per la missione”: con questa premessa si è svolta nei giorni scorsi l’Assemblea congiunta tra i vescovi della Conferenza episcopale ed i superiori generali della Conferenza di religiosi e religiose del Paraguay che per due giorni hanno analizzato la realtà sociale ed economica nazionale, alla luce dell’Esortazione apostolica Evangelii Gaudium di Papa Francesco e delle sfide attuali della Chiesa. Nella Casa della famiglia salesiana di Ypacaraì, che dal 10 marzo ospita anche la 209° Assemblea Plenaria dell’episcopato, vescovi e religiosi hanno cercato risposte concrete per migliorare il servizio alla missione, in sintonia con il magistero di Papa Francesco che invita a prediligere i più poveri e gli esclusi ed a portare il Vangelo fino alle periferie esistenziali.
Ascoltare il grido dei poveri
Attraverso gli interventi di economisti e sociologi,
l’Assemblea ha potuto riflettere sull’attuale situazione nel Paese sudamericano dove
la disuguaglianza e l’esclusione sono “patologiche”. Mons. Adalberto Martínez, Ordinario
militare, nel suo intervento incentrato sulla dimensione sociale dell’evangelizzazione,
ha ricordato che nella Evangelii Gaudium, il Papa denuncia le idolatrie del mondo
di oggi ponendo, tra le sfide da affrontare, il rifiuto di un’economia di mercato,
dell’idolatria del denaro e dell’iniquità che genera violenza. “L’opzione preferenziale
per i poveri – ha detto mons. Martínez – implica l’ascoltare il grido dei poveri,
dare loro voce e lavorare decisamente per cambiare le strutture che ne impediscono
la piena integrazione nella società”.
Mancanza di equità del sistema tributario
Nello specifico, l’Ordinario militare ha denunciato
la mancanza di equità nella redistribuzione della ricchezza, risultato di una struttura
tributaria che dovrebbe cambiare per far sì che coloro che guadagnano di più paghino
più tasse. “Ci sono settori privilegiati che non pagano neanche quello che dovrebbero
per giustizia”, ha sottolineato il presule, spiegando poi che nella composizione del
Pil il settore agroindustriale rappresenta circa il 25 per cento, ma il suo contributo
allo Stato, in termini tributari, è solo del 5 per cento. D’altro canto - ha aggiunto
– l’Iva, che rappresenta il 60 per cento delle entrate tributarie dello Stato, viene
pagata dai più poveri che non fatturano e che sono solo utenti finali. “È urgente
e prioritario anche il tema dell’alimentazione” ha sottolineato mons. Martinez, ricordando
che non si tratta solo di assicurare il cibo, come afferma Papa Francesco, bensì di
garantire prosperità e, con essa, l’educazione, la salute e il lavoro.
L’annuncio del Vangelo senza rinvii e senza paure
Dal suo canto, il frate cappuccino Mariosvaldo Florentino
ha parlato della “conversione radicale” della Chiesa proposta da Papa Francesco nella
Evangelii Gaudium, che ha come fondamento il ritorno a Cristo e al Vangelo, la misericordia,
la conversione e l’urgenza di andare incontro alla “pecorella smarrita”. In questo
senso, il religioso cappuccino ha ricordato che il vero cristiano non deve “copiare
lo stile del Maestro” semplicemente per assomigliare a Lui, ribadendo come la Chiesa
debba, invece, approfondire la consapevolezza di se stessa e meditare sul mistero
che le è proprio. “Fedele al modello del Maestro, è vitale che oggi la Chiesa esca
ad annunciare il Vangelo a tutti, dappertutto, in ogni occasione, senza rinvii, senza
insofferenza e senza paura”.
L’episcopato dedica un triennio ai giovani
Le conclusioni dell’assemblea tra vescovi e religiosi
saranno riportate in un documento che sarà presentato al termine della Plenaria, venerdì
11 marzo. Intanto, il Nunzio Apostolico, mons. Eliseo Ariotti, ha accompagnato l’episcopato
nell’apertura dei lavori. Tra i temi in discussione, anche il Protocollo per i casi
di abusi contro i minori, i rapporti sulla situazione del Seminario Maggiore nazionale
e della Facoltà ecclesiastica di Teologia e infine la revisione del progetto per il
Triennio della Gioventù, presentato dalla Commissione per la Pastorale dei giovani.
(A cura di Alina Tufani)
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