2016-03-10 09:42:00

Giornata del rene, ma la gente non sa chi è il nefrologo


Ricorre oggi la Giornata mondiale del rene, un'occasione anche per illustrare sul territorio i progressi della ricerca scientifica e per effettuari controlli gratuiti. Oltre 160 gli appuntamenti nelle principali città italiane per promuovere la diagnosi precoce delle malattie nefrologiche. Ma cosa fare per prevenire queste patologie? Alessandro Guarasci ha sentito il prof. Alessandro Balducci, presidente della Fondazione Italiana del Rene:

R. – Negli adulti è fondamentale effettuare un controllo – soprattutto dopo i 65 anni – almeno una volta l’anno: almeno un controllo dell’esame urine, la misurazione della pressione arteriosa e un esame della creatinina nel sangue, che è una cosa banalissima e che non costa assolutamente niente. Le malattie renali, come è noto, generalmente o molto spesso non danno né segni né sintomi.

D. – Professore, le sembra che ci sia abbastanza sensibilizzazione nella sanità italiana su questi temi?

R. – Assolutamente zero! Il grave scoglio è che la gente non sa che vuol dire “nefrologo”. Quindi se non si sa chi è lo specialista che cura le malattie dei reni e delle vie urinarie, siamo proprio all’età della pietra…

D. – Ma che cosa si sente di suggerire ai cittadini?

R. – Di fare prevenzione, di aiutare anche la nostra Fondazione – noi abbiamo questo sito www.fondazioneitalianadelrene.org – per diffondere la consapevolezza delle malattie renali, che in realtà riguardano almeno il 6-7 per cento della popolazione adulta, che ha una qualche tipo di compromissione della funzione renale. Quindi non sono assolutamente rare ed eccezionali, ma sono misconosciute.








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