2016-03-07 08:27:00

Tregua in Siria: giovedì colloqui a Ginevra. Iran e Turchia per integrità territorio


Decimo giorno di tregua in Siria, in attesa che riprendano i colloqui di pace mediati dall’Onu, previsti per il 10 marzo a Ginevra. Si contano intanto i morti tra i civili, a causa dei raid aerei occidentali in Siria e in Iraq, dall’inizio delle operazioni contro il sedicente Stato islamico. Il  servizio di Roberta Gisotti

Sarebbero quasi mille, le vittime civili delle incursioni aeree della Coalizione internazionale in Siria e in Iraq: lo ha denunciato ieri il giornale britannico “The Indipendent”, puntando il dito sull’omertà di 11 Paesi su 12 della Coalizione, che non hanno ammesso neppure un morto. Regge ufficialmente la tregua, anche se non sono mancate ogni giorno violazioni. 13 i morti e 40 i feriti ieri in un attacco con razzi e mortai di gruppi ribelli contro un quartiere a nord di Aleppo, controllato da forze governative. E, scontri nel fine settimana anche a Raqqa, roccaforte dell’Is, tra jihadisti e cittadini filo Assad.

Sul piano dei negoziati, da segnalare che Iran e Turchia si sono dette a sostegno del cessate il fuoco e per il mantenimento dell’integrità territoriale della Siria. Lo ha comunicato ieri il presidente iraniano, Rohani durante un incontro con il premier turco, Davutoglu. Ricordiamo che Teheran e Ankara sono su fronti opposti nel conflitto: l’Iran sostiene il presidente Assad, insieme con la Russia, mentre Ankara sta dalla parte dei ribelli che puntano alla cacciata di Assad, in chiave antisciita.

 








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