2016-03-05 15:17:00

Presentato ddl per le celebrazioni del 150.mo di Rossini


E’ stato presentato al Senato della Repubblica Italiana il disegno di legge per la celebrazione dei centocinquanta anni dalla morte di Gioachino Rossini, avvenuta nel novembre del 1868. Un progetto culturale di ampio respiro coordinato da un apposito Comitato Nazionale, che toccherà numerose città e coinvolgerà la vita musicale italiana. Il servizio di Luca Pellegrini:

Rossini: la sua musica, le sue opere. Un patrimonio dell’umanità, un intellettuale inafferrabile, un personaggio popolarissimo, amato, che a 150 anni dalla morte l’Italia e Pesaro hanno deciso di ricordare con una serie di celebrazioni che culmineranno nel 2018, sostenute da un’apposita legge, toccando tutte le città “rossiniane”, da quella ove è nato alla Parigi dove scomparse nel novembre del 1868. E’ proprio il Sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, che tiene molto alla vocazione musicale della città marchigiana, a presentare questa iniziativa:

“Significa dare un apporto importantissimo al nostro Paese, perché Rossini è uno dei testimonial principali che l’Italia ha nel mondo: una vera e propria popstar per la sua epoca. E le sue musiche non solo sono famose in tutti i teatri dove viene recitata l’opera, ma sono famose nei film, attraverso le colonne sonore, nei telefilm. E quindi, di conseguenza, nella vita e nei sogni di milioni di persone. Noi dobbiamo fare in modo che questo grande testimonial dell’Italia sia per noi un’occasione per festeggiare l’Italia nel mondo. E ovviamente, come città, per dimostrare che siamo città della musica grazia a Rossini, ma ovviamente grazie anche a una serie di investimenti culturali ed economici che stiamo facendo in questa direzione”.

Quanto possono contribuire queste celebrazioni a far conoscere l’opera di Rossini? Ci risponde un suo grande cultore, il presidente emerito della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano:

“Credo che il quanto già lo si conosce e sta a dimostrare quanto importante è farlo conoscere ancora meglio, ancora di più. E questa è una grande occasione, questi anniversari lo sono. E poi c’è una struttura solida, che è sia la Fondazione sia il Conservatorio sia il Festival, su cui poggiare le nuove iniziative. E credo che dobbiamo sapere che quello che si farà in Italia è soltanto parte di quello che si farà nel mondo, perché Rossini non appartiene solo al nostro Paese”.

La senatrice Camilla Fabbri è tra le promotrici della legge. Che per lei assume una particolare importanza:

R. – Essendo concittadina di Gioacchino Rossini, ho avuto l’onore di poter presentare il disegno di legge, che peraltro contiene l’idea di dedicare il 2018 e di chiamarlo e di definirlo “anno rossiniano”, compresa ovviamente la valorizzazione del genio, dell’artista, dell’uomo, dell’autore.

D. – Che cosa prevede questa legge?

R. – Il disegno di legge prevede tutta una serie di misure che riguardano la valorizzazione dei luoghi di origine, ma una serie di eventi a livello nazionale e internazionale di promozione della figura di Rossini, della sua memoria e della sua opera. Abbiamo previsto una serie di finanziamenti che verranno destinati appunto alle azioni che abbiamo previsto nel presente disegno di legge.

Naturalmente, il “Rossini Opera Festival”, una manifestazione tra le più conosciute e seguite al mondo, si inserirà a pieno titolo nelle celebrazioni rossiniane, come precisa il Sovrintendente, Gianfranco Mariotti

“All’interno di questo nuovo clima, continueremo a fare il nostro lavoro: non faremo niente di diverso da quello che già facciamo. Tutte le nostre edizioni sono speciali, perché la nostra non è una rassegna di spettacoli, ma è un’operazione fortemente ideologica. Detto questo, quindi, noi non siamo chiusi in una nostra autoreferenzialità: semplicemente continuiamo a fare quello che abbiamo fatto fino adesso, solo che non siamo più soli, ma abbiamo attorno tutto un fervore che ci riempie di soddisfazione”.








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