2016-03-04 20:05:00

Mons. Galantino:non lasciare ai margini etica e responsabilità


“Le istituzioni e la vita pubblica sopravvivono ai corrotti perché in ogni tempo ci sono stati e ci sono i corretti”. E’ il messaggio lanciato nel corso dell’incontro promosso nella città sullo Stretto dall’Arcidiocesi di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela e dall’Assemblea Regionale Siciliana su “Etica e responsabilità pubblica” al quale ha partecipato il segretario generale della Conferenza episcopale italiana, monsignor Nunzio Galantino. Il servizio è di Alessandra Zaffiro:

 “Parliamo tutti di etica, tutti di comportamenti responsabili ma probabilmente non c’è stato un tempo peggiore di questo nel quale l’etica, la responsabilità sono stati messi ai margini, per essere eufemistici, ha dichiarato monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei. Accanto alla responsabilità privata vi è la responsabilità pubblica, la si esercita solo nel rispetto delle regole”.

“Credo che la fiducia vada riconquistata e ricostruita”, ha detto monsignor Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, amministratore Apostolico di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela.

Secondo Giovanni Ardizzone, presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana “non è negando l’esistenza dei problemi che questi si risolvono. Le istituzioni, per fortuna, sopravvivono alle malefatte e meschinità degli uomini che in quel momento le rappresentano, ha continuato, perché altri uomini individuano il male e con le loro denunce ed azioni generano quegli anticorpi necessari per debellare il virus della corruzione stessa”. “La responsabilità non si improvvisa: a essa, ha aggiunto Ardizzone, si viene educati e bisogna costantemente autoeducarsi. Non bisogna dimenticare quanto insegnò Paolo VI e cioè che “l’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, o se ascolta i maestri lo fa perché sono dei testimoni”.

Per Rodolfo Sabelli, presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, “la risposta possibile non può che consistere nel riaffermare con convinzione la forza dell’etica e della responsabilità intese nel loro significato più alto di irrinunciabile complesso di principi e di impegno convinto di ciascuno, come individuo, come membro della società, come formatore, come custode fedele di una pubblica funzione, per la realizzazione del bene comune”.








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