2016-03-02 14:00:00

Usa. Card. O'Malley su "Spotlight": Chiesa riconosce i crimini


“Un film importante per tutti coloro che sono stati colpiti dalla tragedia degli abusi sessuali perpetrati dal clero”: così il card. Sean O’Malley, arcivescovo di Boston e presidente della Pontificia Commissione per la Tutela dei minori, definisce la pellicola “Spotlight”, vincitrice del premio Oscar 2016 come miglior film e migliore sceneggiatura originale. L’opera, diretta dal regista Tom McCarthy, racconta l’indagine giornalistica del quotidiano “The Boston Globe” che, nei primi anni del 2000, portò alla scoperta dei casi di abuso su minori commessi all’interno della diocesi di Boston.

La Chiesa riconosce i crimini commessi
“Raccontando in modo dettagliato la storia di questa crisi – scrive in una nota ufficiale il card. O’Malley – i mass media hanno portato la Chiesa a riconoscere i crimini ed i peccati commessi dai suoi membri e ad affrontare le sue debolezze, il danno arrecato alle vittime ed alle loro famiglie, le esigenze dei sopravvissuti”. “In una democrazia come la nostra – sottolinea il porporato – il giornalismo è essenziale al nostro modo di vivere” perché “il ruolo dei media nel portare alla luce i casi di abusi ha aperto una porta che la Chiesa ha attraversato per rispondere ai bisogni dei sopravvissuti”.

Tutela dei  minori e trasparenza, priorità della Chiesa
Di qui, il richiamo dell’arcivescovo di Boston a quella che “deve essere una priorità della vita della Chiesa in tutti i suoi aspetti”, ovvero “proteggere i bambini ed assistere le vittime e le loro famiglie”. Il porporato sottolinea anche l’impegno della Chiesa nel portare avanti “politiche e procedure di vigilanza per prevenire il ripetersi di tali tragedie”. In particolare, vengono citati programmi educativi sulla tutela dei minori, l’obbligo della verifica dei precedenti, della segnalazione e della collaborazione con le autorità civili per chi viene accusato di abusi, la cura ed il sostegno per le vittime e le loro famiglie.

Perdono e preghiera
​“Continuiamo a chiedere perdono per tutti coloro che sono stati feriti dalla tragedia degli abusi sessuali commessi da alcuni membri del clero – conclude il card. O’Malley -  e preghiamo affinché, ogni giorno, il Signore ci guidi sul cammino della guarigione e del rinnovamento”. (I.P.)








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