2016-03-02 08:22:00

Mons. Zenari: in Siria dopo la tregua il dialogo


Quinto giorno di tregua in Siria alcune violazioni di registrano ad Hama, Homs e Aleppo. Fuori dal cessate il fuoco la guerra contro il sedicente Stato islamico. Il presidente Assad promette l'amnistia per i ribelli che deporranno le armi. "La ripresa dei colloqui di pace dell'Onu - fa sapere l'inviato speciale delle Nazioni Unite Staffan De Mistura - riprenderanno il 9 marzo".  Ai nostri microfoni il nunzio a Damasco, mons. Mario Zenari, intervistato da Massimiliano Menichetti:

R. – Direi che in generale, a parte alcune violazioni, la tregua sembra tenere. Sappiamo tutti che è una tregua molto, molto fragile e complicata. Qualcuno dice che è una tregua “a macchia di leopardo”, perché non sono compresi l’Is e al-Nusra. Però c’è da sperare, da augurarsi, da pregare che tutti i firmatari di questa tregua siano coscienti e responsabili di questa fragilità e quindi abbiano una grande responsabilità, perché questa tregua - come ha anche accennato il Papa nel suo appello all’Angelus - deve rendere possibile la distribuzione degli aiuti umanitari soprattutto a quelle 450 mila persone che vivono in zone assediate e a quei cinque milioni  che vivono in zone di difficile accesso per gli aiuti umanitari. Se questa tregua si consolida dovrebbe portare al dialogo e al tavolo delle trattative.








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