2016-03-01 14:30:00

Vescovi Costa Rica: misericordia, antidoto alla violenza


La misericordia è il vero antidoto alla violenza: questo, in sintesi, il messaggio della Conferenza episcopale del Costa Rica, in occasione della 111.ma Assemblea ordinaria. Nel messaggio diffuso dai presuli in questi giorni, intitolato “Misericordia o violenza?”, si parte da un dato specifico: nel 2015, nel Paese, si sono contati 560 omicidi, una cifra che – sottolineano i vescovi – rappresenta una vera “epidemia”, soprattutto considerando che “un quarto di tali assassinii sono stati associati al narcotraffico”.

Allarme per violenze sui minori e povertà per un milione di persone
Altri dati “gravi e molto dolorosi” riguardano “la violenza contro l’infanzia”, si legge nel messaggio episcopale: “In meno di dieci anni, dal 2006 al 2015, infatti, le morti tra i minori si sono praticamente raddoppiate”, tanto che “nel 2014, l’Ospedale nazionale dell’infanzia ha medicato 2.400 bambini vittime di aggressioni, mentre nel 2015 ne ha accolti 3.100”. Senza dimenticare, aggiungono i presuli, le violenze domestiche o il bullismo che “ha spinto molti studenti al suicidio”, insieme ad altri atti di ingiustizia che devastano il Paese, come “la fame, la mancanza di una vita dignitosa e della debita assistenza medica, la povertà che attanaglia più un milione di persone” e “la crescente ed apparentemente incontrollabile insicurezza sociale”.

No a sviluppo economico lontano da bene comune
Quindi, la Chiesa cattolica di San José si sofferma sulle cause della violenza nel Paese e punta il dito contro “la disuguaglianza; un modello di sviluppo economico che non si pone, come obiettivo, l’essere umano ed il bene comune; la programmazione indebita di alcuni mass media; la debole testimonianza di autentici valori umani nei centri educativi; la sfiducia nelle istituzioni pubbliche; i numerosi casi di corruzione”. Tutto questo, evidenziano i  presuli, rimanda ad “un problema etico fondamentale che riguarda la concezione stessa della persona umana”.

Misericordia anima la cultura della pace
Tuttavia, il Costa Rica non ha solo ombre, bensì anche luci: i vescovi, infatti, ricordano che il Paese possiede “un’importante riserva di cultura pacifista, profonda e radicata” che richiede, però “un radicale cambiamento nella cultura e nel comportamento, con grande impegno da parte di tutti”. In questo Anno Santo, quindi, i vescovi sottolineano che “la misericordia è l’anima della cultura della pace” ed esortano a praticarla “in tutti gli ambiti della società, così da vincere la violenza con la pace, l’indifferenza con la solidarietà”. “Apriamo i nostri occhi – ribadiscono i presuli - per guardare con cuore compassionevole i tanti fratelli e sorelle privati della dignità”, praticando le opere di misericordia corporali e spirituali. “Seminiamo nelle case la pace – è ancora l’esortazione dei presuli – affinché siano scuole di convivenza armoniosa”.

Educare i giovani alla misericordia per rompere le catene dell’odio
Infine, nella parte conclusiva del messaggio, la Chiesa del Costa Rica lancia “un vibrante appello” a tutte le istituzioni, ai mass media, alle famiglie, affinché “non si aspetti ancora ad educare i giovani alla misericordia, così da rompere le catene dell’odio e dell’indifferenza che alimentano la cultura della violenza”. “Sta a noi – concludono i presuli – ricostruire il Costa Rica come una società in cui brillino la pace ed il pieno rispetto di ogni vita umana”. (A cura di Isabella Piro)








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