2016-02-27 08:00:00

Giubileo: la Confindustria incontra il Papa, prima volta nella storia


Oggi la Confindustria incontrerà Papa Francesco in occasione del Giubileo dell’Industria. Un evento storico. È la prima volta, infatti, nei 106 anni dell'associazione, che gli imprenditori si recano in udienza dal Santo Padre. Ed è la prima volta che Confindustria prende parte a un Giubileo. Ieri ha organizzato all'Augustinianum il convegno intitolato “Fare insieme. Sviluppo, istruzione, lavoro”. L’appuntamento serve a riflettere sulle sfide umane ed etiche dell’economia ai tempi della società globale e iperconnessa. Per il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi l'unico vero antidoto alla speculazione è l'impresa. All'incontro col Santo Padre sono attesi 7 mila imprenditori. Il servizio di Eugenio Murrali:

Costruire una cultura del crescere insieme, perché l’economia sia il prodotto positivo del lavoro comune, allontanarsi dalla cultura dello scarto, inventare nuovi dinamismi. Questi alcuni degli spunti del Convegno che vede confrontarsi personalità della Chiesa, come i cardinali Calcagno, Vegliò e Ravasi, e rappresentanti della cultura e dell’impresa. Un richiamo al concetto di solidarietà, sottolinea l’economista e presidente dell’Accademia dei Lincei Alberto Quadrio Curzio:

"L’importanza di perseguire la solidarietà, dinamica e creativa, che parte dalla persona ma giunge alle istituzioni. Ciascuno deve trovare il suo posto in questo grande universo di solidarietà, che sarà conseguita nella misura in cui ognuno, nel suo quotidiano, coopererà al bene comune: l’impresa nel fare bene impresa, i soggetti delle forme associative nell’operare bene per il “no profit”, i soggetti della politica e delle istituzioni per essere rigorosi nei loro compiti della democrazia rappresentativa. Quindi la solidarietà. E io credo in questo concetto, che tra l’altro in tutta la Dottrina Sociale, dal 1891 ad oggi – 125 anni – ritorna di continuo con diverse intonazioni, riferite ai diversi momenti storici, ma senza mai cambiare la sostanza. Vedo non solo la possibilità, ma la necessità dell’incontro tra tutte le persone, i soggetti e gli operatori, nei rispettivi campi di vita".

Ma anche un monito all’Europa a non perdere il suo ruolo guida e la sua essenza comunitaria troppo osteggiata dagli egoismi nazionali. Osserva lo storico Marc Lazar:

“Nella situazione attuale dell’Europa, dove c’è tanta inquietudine, tante paure, sia per ragioni economiche, legate alle migrazioni, sia per ragioni politiche, il fatto di cercare di ricostruire un tessuto comune in diversi Paesi, e anche in Europa, è assolutamente necessario. Quindi in questo senso questo convegno è forse una pista, tra tante altre, per ricostruire il sistema Paese, che dovrebbe, però, essere il sistema europeo” .

Il rettore della Luiss Massimo Egidi riflette anche sui nuovi orizzonti aperti dalle macchine e dall’intelligenza artificiale che portano gli uomini ad assumere nuovi ruoli nella catena del valore. E sull’incontro degli imprenditori con il Santo Padre il prefetto della Segreteria per le Comunicazioni, mons. Dario Edoardo Viganò, afferma:

“L’insieme degli imprenditori domani dal Santo Padre significa anche un incontro tra una storia, una storia fatta di valori, di investimento, di patrimoni familiari, di creatività italiana, che si incontra con il Papa che ci richiama al fatto che tutto questo ha come bene centrale il lavoro e il lavoro della persona. Quindi, la persona che può sviluppare sul luogo del lavoro un propria creatività può pienamente realizzarsi. E credo che questo sia un momento, in Italia e in Europa, in cui questo grande patrimonio debba essere ripensato dentro a dei perimetri di un rilancio dell’occupazione, che – appunto – non deve diventare semplicemente uno slogan, ma trasformarsi in politiche concrete”.

Al convegno intervergono altre personalità della politica e dell’economia tra cui Romano Prodi.








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