2016-02-25 14:00:00

Vescovi Indonesia: critiche contro la riforma anticorruzione


I vescovi indonesiani si uniscono al coro di critiche mosse da diversi leader religiosi ed esponenti della società civile alla riforma dell’anticorruzione voluta dal Presidente Joko Widodo.

La riforma rischia di incoraggiare la corruzione già alta nel Paese
Tra le modifiche previste vi è la riduzione dei poteri della Commissione anticorruzione (Kpk), il cui attuale responsabile ha annunciato le dimissioni se la riforma voluta da Giakarta sarà approvata dal Parlamento. Negli ultimi anni, il Kpk ha, portato a processo numerosi governatori provinciali ed esponenti governativi di primo piano, compresi i ministri dello Sport, degli Affari religiosi e dell’Energia e delle risorse del precedente Governo Yudhoyono. Nello specifico, a preoccupare i gruppi religiosi e gli attivisti, guidati dalla Muhammadiyah (seconda organizzazione islamica nel Paese), è la formazione di un “organo di supervisione” con il potere di veto su ogni procedimento del Kpk, sulle intercettazioni e sui pedinamenti richiesti dagli agenti, che sottrarrebbe importanti strumenti di indagine alla Commissione. A loro avviso il rischio è un aumento del già alto livello di corruzione nel Paese, che figura all’88° posto (su 168) nella classifica mondiale di Transparency International.

La Chiesa solidale con la Commissione anticorruzione
​Un giudizio condiviso anche dai vescovi, che lo scorso agosto, in occasione del 70° anniversario dell’indipendenza dell’Indonesia, erano tornati a denunciare la diffusa piaga della corruzione, del nepotismo e dei conflitti di interesse dei leader politici. Il piano annunciato dal Governo, spiega ad Asianews padre Edy Purwanto, segretario esecutivo della Conferenza episcopale indonesiana (Kwi),  “è manipolato da interessi politici. Uno dei suoi scopi è quello di permettere ai politici coinvolti in casi di appropriazione indebita, o collusi con uomini d’affari, di gonfiare i costi degli appalti e degli acquisti pubblici, soprattutto per la realizzazione dei recenti progetti infrastrutturali promossi dal Presidente Joko Widodo”. Il sacerdote ha quindi ha espresso l’appoggio della Chiesa cattolica ai partiti, osservatori e alla società civile che sostengono il Kpk contro i tentativi di modificare la legge. (L.Z.)








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