Unioni civili: fuori stepchild. Oggi la fiducia al Senato

Il ddl Cirinnà sulle unioni civili verso l'approvazione. Un fatto storico per l’Italia. Così il premier Renzi saluta l’accordo tra Pd e Nuovo centrodestra sul maxiemendamento dal quale resta fuori la stepchild adoption. Servizio di Giampiero Guadagni:

Un fatto storico per l’Italia. Così il premier Renzi saluta l’accordo tra Pd e Nuovo centrodestra sul maxiemendamento alle unioni civili.Stasera il voto di fuducia del Senato.  Confermato lo stralcio che riguarda la stepchild adoption, anche se il capogruppo dei senatori dem Zanda, di fronte alle forti critiche della sinistra interna, ribadisce: il tema tornerà nel ddl sulle adozioni che avrà una corsia preferenziale. Sparisce anche l’obbligo reciproco alla fedeltà che deriva dal matrimonio;  rimane l’obbligo di mantenimento in caso di fine unione. In sostanza comunque, commenta soddisfatto il Nuovo centrodestra, nel nuovo testo le unioni civili non sono più omologate al matrimonio. Il maxiemendamento fa salva l’attività dei giudici ordinari. Ieri intanto la Consulta ha di fatto bocciato un caso di stepchild adoption, dichiarando inammissibile il ricorso sul caso di due donne, ciascuna con un figlio, sposate negli Stati Uniti e trasferitesi a Bologna che chiedono il riconoscimento in Italia dell’adozione. Il neopresidente della Corte costituzionale Grossi precisa che il verdetto non ha nulla a che fare con la legge in discussione in Parlamento.