2016-02-24 09:30:00

Temi internazionali e unioni civili nel vertice tra Italia e Santa Sede


I temi internazionali sono stati al centro dei colloqui tra Italia e Santa Sede ieri sera a Roma a Palazzo Borromeo, durante la tradizionale celebrazione dell'anniversario dei Patti Lateranensi. Buono il clima tra le parti, hanno in sostanza ribadito il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin e il premier Matteo Renzi. Sullo sfondo anche il ddl Cirinnà sulle unioni civili. Il servizio di Alessandro Guarasci:

E' un'ipotesi corretta lo stralcio della "stepchild adoption" (adozione del figliastro), anche se le unioni civili non vanno equiparate ai matrimoni tra uomo e donna. A margine della cerimonia dei Patti Lateranensi, il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin affronta uno dei temi caldi della politica italiana. Un argomento che comunque durante il vertice è stato solo evocato, non si è entrati nella discussione. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi:

“Molto bene. E’ stato un incontro importante e significativo. Credo che tanti siano gli argomenti dove la collaborazione è davvero proficua e positiva. Sulle unioni civili, come è noto, le posizioni tra il Governo italiano e la Conferenza episcopale non coincidono su molti aspetti”.

L’opinione della Cei va rispettata dice Renzi. Il premier ha poi ricordato il ruolo cruciale che sta avendo a livello planetario Papa Francesco: "Quando ho visitato Cuba - ha detto il premier - mi sono reso conto che senza la visionaria lucidità di Papa Francesco probabilmente non si sarebbe arrivati a quell’accordo storico". Ma sono stati soprattutto i temi internazionali a dominare la scena. Dunque, il Mediterraneo, la stabilità dell'area con quanto sta succedendo in Siria, concordando "sull'importanza di arrivare a un cessate il fuoco". Ma non solo, dice il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi:

“Apprezzamento anche per l’impegno della Chiesa e dell’ispirazione del Papa sul tema dei migranti, di quello si è parlato, effettivamente; i problemi delle scuole paritarie, delle loro difficoltà. C’è il fatto che le scuole paritarie hanno molti portatori di handicap, ma non hanno il sussidio per la situazione dei portatori di handicap”.   

Ed ancora gli sviluppi dell'accordo fiscale e la riforma dei cappellani militari.








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