2016-02-24 08:13:00

Migranti: a Vienna riunione dei Paesi della rotta balcanica


Sono stati oltre 700 i migranti salvati ieri dalla Guardia costiera italiana al largo della Libia, che ha però contato anche quattro morti. Intanto oggi a Vienna si apre la riunione di tutti i Paesi dei Balcani, interessati dalla rotta dei migranti. Francesca Sabatinelli:

E’ la Grecia la grande assente a Vienna: Atene è stata tagliata fuori dalla riunione di oggi, organizzata dal governo austriaco per fare il punto sui migranti, in vista del consiglio Affari interni Ue di giovedì a Bruxelles, e alla quale prenderanno parte tutti i Paesi dei Balcani. Dall’Unione europea, alla quale sono andate le proteste del premier ellenico Tsipras, arriva la richiesta di cooperazione ai Paesi interessati dal flusso dei migranti. Bruxelles teme una “crisi umanitaria”, soprattutto in Grecia, proprio a seguito degli sviluppi sulla rotta balcanica. In 4mila sono bloccati alla frontiera greco-macedone di Idomeni, proprio per le chiusure adottate da Skopjie, che non è Paese membro Ue, ma nel quale sono arrivati i migranti respinti dalla Croazia.

Critiche all’Austria, per la decisione di porre un tetto quotidiano ai profughi, le hanno mosse il delegato della cancelliera Merkel all’emergenza profughi e il commissario Ue Avramopoulos, che chiede di riconsiderare le misure unilaterali austriache. Nel frattempo, però, continuano gli annunci di sospensione di Schengen: lo ha deciso il Belgio, al confine con la Francia, a seguito dell’annuncio del parziale smantellamento del campo di migranti di Calais, conosciuto come la Giungla. Da qui potrebbero essere cacciati anche centinaia di minori, per i quali Save The Children chiede a Gran Bretagna e Francia di intervenire immediatamente.

Oggi a Vienna la riunione dei Paesi dei Balcani sull’emergenza migranti. Grande assente la Grecia che protesta con l’Ue. 

 








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