2016-02-22 15:16:00

Unioni civili, accordo Pd-Ncd verso stralcio adozioni


Sembra ormai decisa la strada dell'accordo di governo per approvare le unioni civili. Il premier segretario del Pd Renzi ha confermato  l'orientamento a porre la fiducia sul maxiemendamento che non dovrebbe contenere la stepchild adoption. Secondo il ministro dell’Interno Alfano l'eliminazione delle adozioni e dell'equiparazione al matrimonio otterrebbe il consenso di ampi settori del parlamento. “No al ddl Cirinnà” dal presidente del Family Day Gandolfini  che per domani ha convocato una conferenza stampa al Senato. Giampiero Guadagni:

Si va dunque verso l'intesa tra Pd e gli alleati del Nuvo Centrodestra. Anche perché, ha ribadito oggi Renzi, al Senato il Partito democratico non ha la maggioranza e i grillini non sono affidabili. Dopo il discorso pronunciato ieri  all'assemblea nazionale del suo partito, Renzi va avanti sulla strada del maxiemendamento al ddl Cirinnà, con il consenso della stessa prima firmataria del provvedimento. Nella bozza messa a punto previste modifiche che chiariscono i diritti del codice civile estesi anche alle coppie gay. E vengono cancellati l’ultima parte dell’articolo 3 e l’intero articolo 5, che facevano riferimento alla stepchild adoption, l'adozione del figlio naturale del partner da parte dell'altro membro di una coppia omosessuale. La decisione finale verrà presa ufficialmente dall’assemblea dei senatori del Pd domani alle 13. Resta al momento il no della sinistra dem. Da parte sua il leader del Nuovo centrodestra, il ministro dell'Interno Alfano, ha ipotizzato su questo nuovo testo il via libera alla legge anche da parte di Forza Italia. Mercoledì il provvedimento tornerà in aula a Palazzo Madama.

 

L'assemblea del gruppo Pd al Senato sulle unioni civili è stata anticipata  alle 13 di domani. Il premier Renzi ha detto di sperare che  “o con un emendamento del governo o con la strada dell'accordo parlamentare nell'arco di qualche giorno si possa chiudere al Senato”. Alessandro Guarasci ha sentito Claudio Gentili, componente del Comitato organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani:

R. – Penso che sia una mossa di grande realismo che sostanzialmente risponde all’esigenza di conciliare la necessità di realizzare una norma che viene riconosciuta utile in ampi settori del parlamento e, al tempo stesso, stralciare una parte di questa norma – quella sulla stepchild adoption – che sostanzialmente non ha molto a che fare con l’oggetto della normativa e rischia di ridurre il consenso parlamentare e complicarne l’iter.

D. – Però, sicuramente qualche problema arriverà dalla sinistra del partito. Renzi, come saprà affrontarlo?

R. – Penso che, così come finora, il premier ha dato ampio margine di manovra al parlamento, si muoverà secondo questa filosofia di fondo e di conseguenza dovrà tenere conto delle maggioranze parlamentari possibili e sulla base di questo dato oggettivo penso che non lui, ma il gruppo parlamentare si muoverà con assoluta coerenza.

D. – Ma secondo lei lo strumento della fiducia è adatto ad affrontare temi così sensibili?

R. – In generale no, ma ci sono casi particolari dove magari se questa fiducia è collegata ad un ampio consenso parlamentare e magari al superamento di un oggettivo elemento divisivo all’interno del parlamento ci può anche stare.

D. – Per chiudere: in questo momento le sembra che Renzi tenga di più al rapporto con Ncd piuttosto che con la parte più estrema a sinistra del suo partito?

R. – Penso che lui abbia lasciato semplicemente il Senato libero di trovare il consenso su una norma. Se questo consenso non è stato trovato, Renzi sta fornendo una soluzione alternativa a quella che è stata verificata nei fatti come impossibile.

 

 








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