2016-02-21 09:55:00

Festival di Berlino: orso d'Oro per il film di Rosi “Fuocoammare”


Meryl Streep premia, con l'Orso d'Oro del 66.mo Festival di Berlino, il film dell'italiano Gianfranco Rosi “Fuocoammare”, il documentario che racconta l'isola di Lampedusa, tra quotidianità e tragedie del mare. Vincitore anche del Premio della giuria ecumenica e di quello di Amnesty International. “Fuocoammare” è stato venduto in tutto il mondo. Il servizio da Berlino di Miriam Mauti:

A quattro anni dalla vittoria dei fratelli Taviani, l'Italia torna a vincere il Festival di Berlino che, in questa 66.ma edizione, ha dimostrato l'attenzione alla cronaca e alle grandi questioni legate ai profughi, ai migranti, ai rifugiati. Ecco, dunque, l'Orso d'Oro a “Fuocoammare”, straordinario ritratto dell'isola di Lampedusa, firmato da Gianfranco Rosi, che con emozione ha commentato così il significato di questo Premio, poco dopo la cerimonia, nella quale a consegnargli l’Orso è stata Meryl Streep:

“Il mio film è politico a prescindere, non ci sono dei messaggi politici specifici. Però qui a Berlino è diventato quasi simbolico... E’ quindi importante che un film del genere abbia avuto, soprattutto da parte del pubblico, una grandissima adesione. E poi un presidente di giuria come Meril Streep… E’ stato veramente commovente quando mi ha guardato negli occhi e mi ha detto che la giuria non ha mai avuto alcun dubbio, dal primo momento fino all’ultimo, dopo aver visto  tutti i film: è stato sempre il loro Orso d’Oro. Questo è stato bellissimo!”.

A Rosi anche il Premio della giuria ecumenica e quello di Amnesty International. Nel palmares della giuria, mai cosi condivisibile ed equilibrato, anche i premi agli attori Tryne Dyrholm e Majid Mastoura; Orso alla regia di Mia Hansen Love; Premio Bauer all'esperienza visiva di Lav Diaz, con un film di oltre 8 ore; e Gran premio della giuria a “Morte a Sarajevo” di Danis Tanovic.








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