2016-02-20 14:00:00

Il commento di don Gianvito Sanfilippo al Vangelo della Domenica


Nella seconda Domenica di Quaresima, la liturgia ci propone il Vangelo della Trasfigurazione. Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa. Venne poi una nube e li coprì con la sua ombra. Dalla nube uscì una voce:

«Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». 

Su questo brano evangelico ascoltiamo una breve riflessione di don Gianvito Sanfilippo presbitero della diocesi di Roma:

Il monte è un luogo dove Dio ama manifestarsi e Gesù invita a seguirlo fino alla vetta; ma la fatica dell’ascesa rivela anche la fragilità e il limite  del cuore umano. Il torpore del sonno, poi, e talvolta oscuri terrori ostacolano il cammino dei tre discepoli. Il Signore insegna a superare queste tentazioni immergendosi nella preghiera che trasfigura, svelando la grandezza della sua gloria e la sua onnipotenza. Nel contempo fa conoscere la Volontà del Padre per ogni uomo: farci dono, in questo mondo, della sua Luce, trasfigurare gradualmente anche noi con la sua divinità, fino ad accoglierci, un giorno, nelle dimore eterne. Invochiamo dunque il perdono del Dio fattosi uomo, sole che riscalda chi ha perso il fuoco della Carità. Lasciamoci stupire dallo splendore del Crocifisso che non resiste al malvagio e risorge aprendogli le porte del Paradiso. Chiediamo un cuore capace di quella misericordia che, brillando, salva il nemico dalla giusta condanna. Le Scritture ci consolano con la profezia, Mosè ed Elia, eminenti testimoni della fedeltà divina sul santo monte, annunciano: Cristo Signore  compirà con la sua Pasqua in Gerusalemme la nostra salvezza. Il Padre ce ne dà conferma avvolgendoci con quella stessa nube che spesso intimorisce, segno dello Spirito Santo la cui ombra ha fecondato Maria come aveva detto l’angelo. E anche per noi risuona dal cielo questa voce di speranza: “Mio Figlio l’eletto risorgerà in te!”.








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