2016-02-20 12:43:00

Elezioni in Irlanda. Vescovi: cristiani non possono eludere Vangelo


Salute, emergenza abitativa, educazione, sicurezza, ambiente, responsabilità dell’Irlanda nella comunità internazionale. Sono questi oggi i problemi che più preoccupano i cittadini irlandesi nel clima generale di incertezza in cui vive il Paese. E a questi temi è dedicata la nota pastorale dei vescovi sulle prossime elezioni legislative del 26 febbraio.

La crisi del sistema sanitario e l’emergenza abitativa
Tra i problemi più gravi, la nota - firmata da mons. Eamon Martin e card. Diarmuid Martin, rispettivamente presidente e vicepresidente della Conferenza episcopale, insieme ad altri due vescovi - mette al primo posto la crisi del sistema sanitario nazionale. “La risposta a questa crisi – affermano i vescovi - non è lo scarica-barile”, perché essa è il risultato di un “fallimento grave”di tutta la politica. Un’altra grave difficoltà sulla quale viene richiamata l’attenzione  è l’emergenza abitativa, che – si sottolinea - non riguarda solo chi dorme per strada, ma tutte quelle famiglie costrette a vivere in abitazioni insalubri a causa dell’annosa assenza di una seria politica di edilizia popolare.

Troppe disuguaglianze nell’educazione e sicurezza a rischio
In Irlanda c’è poi il problema delle troppe disuguaglianze nelle opportunità educative: “La vera disuguaglianza nelle scuole irlandesi – ammoniscono i vescovi - non è di natura religiosa, bensì economica”, perché dovuta all’inadeguato sostegno alle comunità più povere e alle scuole con molti bambini svantaggiati. Un’altra grave emergenza è inoltre la criminalità sempre più violenta che ha accresciuto l’insicurezza dei cittadini. A preoccupare in particolare l’episcopato è la diffusione del narcotraffico che sta distruggendo le vite di tanti giovani.

La difesa di un’ecologia integrale che difenda la vita
La nota si sofferma poi sul tema della difesa dell’ambiente, ricordando l’”ecologia integrale” evocata da Papa Francesco nella “Laudato sì” che implica “l’uguale diritto alla vita di ogni essere umano dal concepimento alla morte naturale”. A questo proposito essa ribadisce la ferma opposizione della Chiesa a qualsiasi modifica di tale principio così chiaramente sancito dalla Costituzione irlandese.

Il dovere di aiutare i migranti
Infine, i vescovi ricordano le responsabilità dell’Irlanda nella comunità internazionale con riferimento in particolare all’attuale emergenza migratoria. Memore della sua storia di Paese di emigrazione e nonostante l’attuale congiuntura economica, l’Irlanda – si sottolinea - è oggi chiamata a rispettare i suoi impegni internazionali accogliendo quelle comunità che fuggono dalle persecuzioni, dalla fame e dalla discriminazione religiosa.

La responsabilità dei cristiani in politica
Alla luce di tutte queste considerazioni, la nota ricorda le particolari responsabilità dei cristiani nella vita politica e sociale del Paese che non possono prescindere dagli insegnamenti del Vangelo e quindi essere subordinate alla convenienze politiche.  “La politica non è solo l’arte del possibile: è una vocazione dove gli interessi dei cittadini dovrebbero essere rispettati e in cui il rispetto e la fiducia dei cittadini potranno essere conquistati solo con l’onestà e l’integrità”, conclude il messaggio. (A cura di Lisa Zengarini)








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