Urne aperte oggi, in Uganda per le elezioni presidenziali e parlamentari. Il Presidente Yoweri Museveni, al potere da 30 anni, è dato come favorito. I vescovi ugandesi - riferisce l'agenzia Fides - nella loro lettera pastorale intitolata “Elezioni libere e corrette: la nostra missione comune per consolidare le conquiste democratiche in Uganda”, pubblicata ad agosto, hanno presentato le loro valutazioni e indicazioni su questo importante appuntamento elettorale.
Evitare tendenze dittatoriali tra i diversi attori politici
I vescovi pur riconoscendo i progressi effettuati negli ultimi anni nel campo del
rafforzamento della democrazia, avvertono che le lotte interne ai partiti politici
sono spesso sfociate in “crisi politiche maggiori”. Si ricorda che “in Uganda, la
violenza che ha caratterizzato i cambiamenti di governo nel 1966, 1971, 1979, 1985
e 1986 trova origine nella cupidigia e nelle tendenze dittatoriali tra i diversi attori
politici. Pensiamo che questi sfortunati accadimenti sono ancora presenti nelle menti
degli attori politici correnti, eppure questi continuano ad ignorare quella che potrebbe
presto diventare una situazione politica esplosiva che deve essere evitata”.
Non ignorare la visione dei gruppi di minoranza
Si sottolinea in particolare che “in diverse occasioni, la visione dei gruppi di minoranza
e della più vasta opinione pubblica è stata ignorata. Qui, ancora, la storia ci impartisce
lezioni importanti. Cattive elezioni in qualsiasi parte del mondo possono essere la
ricetta per una crisi politica. È avvenuto in Uganda negli anni ’80 e dobbiamo lavorare
duramente per impedire che accada di nuovo”.
I rischi per la creazione di gruppi paramilitari
L'episcopato lamenta tra l’altro come “l’uso indiscriminato della forza e i divieti
preventivi alle attività dell’opposizione hanno creato l’impressione che le forze
di polizia promuovano e proteggano l’agenda del partito al potere”. A questo si aggiunge
la creazione di gruppi paramilitari, formalmente registrati sotto l’ombrello di una
Ong che affiancano la polizia formalmente per “prevenire i delitti”. “Siamo preoccupati,
se queste tendenze dovessero continuare, potrebbero provocare violenze durante e dopo
le elezioni”.
Incoraggiamento agli attori politici a lavorare per la pace
“In conclusione, ribadiamo il fatto che le elezioni sono una grande opportunità e
una sfida per il Paese. Incoraggiamo, quindi, tutti gli attori a lavorare per la pace
e assicurare che il processo ampli le opzioni democratiche nella nostra giovane nazione.
Assicuriamo di seguirvi nella preghiera” conclude il messaggio. (L.M.)
All the contents on this site are copyrighted ©. |