Papa in Messico, "incoraggiamento per i giovani"

"Si, amici miei, vi dico questo perchè in Gesù ho incontrato Colui che è capace di accendere il meglio di me stesso. Ed è grazie a Lui che possiamo fare strada , è grazie a Lui che ogni volta possiamo ricominciare da capo". Le parole di Papa Francesco ai giovani radunati allo Stadio Morelos y Pavòn di Morelia, sono anticipazione della speranza che il Santo Padre porterà ai detenuti del carcere CeReSo n.3 di Ciudad Juàrez.

Tremila reclusi, una piccola parte donne, numerosissimi i giovani. "Un messaggio di speranza e incoraggiamento - ci spiega padre Marciano Reyes, direttore spirituale del Pontificio Collegio Messicano di Roma - In Messico ci sono tanti ragazzi che vogliono lavorare insieme ai parroci per la pastorale giovanile. E' una ricchezza per noi ma purtroppo - prosegue padre Reyes - le circostanze a volte sono davvero difficili. Tanti di loro si allontanano dalle famiglie, dalla Chiesa e si ritrovano invischiati in giri pericolosi: sette milioni i giovani che non studiano e non lavorano, un milione quelli impiegati tra le fila delle organizzazioni criminali. E' per questo - conclude il direttore spirituale - che il Papa ci incoraggia, per vincere ciò che di cattivo c'è in questa nostra società".