“Ad Aleppo da qualche giorno siamo sotto continui bombardamenti sui civili, che causano morti, feriti e distruzione”. La scorsa notte “nei nostri quartieri abbiamo avuto quattro morti e più di 15 feriti, oltre a case ed edifici danneggiati”. E dietro gli attacchi mirati vi sono i cosiddetti gruppi “di opposizione moderata”. È un grido d’appello disperato quello lanciato dal vicario apostolico di Aleppo dei latini, mons. Georges Abou Khazen, che in un messaggio inviato all'agenzia AsiaNews punta il dito sul fronte difeso - e sostenuto - dall’Occidente, assieme a Turchia e Arabia Saudita. “Questi bombardamenti - racconta il prelato - provengono dal cosiddetto fronte ‘moderato’, e come tale difeso, protetto e armato. In realtà non differiscono in nulla dagli altri jihadisti (Stato Islamico e al Nusra) se non per il nome solamente”.
Dietro al conflitto in Siria i 'terroristi stranieri'
Il vicario apostolico di Aleppo, che già nei giorni scorsi aveva spiegato come siano
“i terroristi stranieri” e non i siriani a voler continuare il conflitto, racconta
che “i jihadisti stranieri avrebbero ricevuto il disco verde per intensificare i bombardamenti
sui civili”. Per il prelato dietro questa escalation vi sarebbe (forse) la volontà
di “far fallire i negoziati di pace” e “far intervenire le forze regionali - da settimane
Arabia Saudita e Turchia premono per l’invio di truppe di terra - sul terreno”. “Dietro
questa strategia - si chiede il prelato - vi è forse la volontà di impedire all’esercito
regolare di avanzare e liberare la regione dal terrorismo e dai jihadisti?”.
Appello per la fine dei bombardamenti
Mons. Georges Abou Khazen lancia un appello “per la fine di questi bombardamenti”
e incoraggia al contempo le parti “a sedere al tavolo delle trattative”, perché i
siriani “possano risolvere attraverso il dialogo i problemi fra loro”. (D.S.)
All the contents on this site are copyrighted ©. |