Se abbiamo un problema, affidiamolo a Maria e facciamo così anche con i problemi dei nostri amici. E’ il messaggio che Papa Francesco ha consegnato, parlando a braccio, alle persone – tantissimi i giovani – che si sono radunate davanti alla nunziatura a Città del Messico, la notte prima della grande Messa nella prima Domenica di Quaresima. Il Pontefice ha dialogato con alcuni di loro e ha chiesto di pregare in silenzio per quanti soffrono. Il servizio di Alessandro Gisotti:
“Bueno, ¿están muy cansados? (Responden: ¡No!)…”
Un dialogo da cuore a cuore tra il Papa e i fedeli che quasi non vogliono lasciarlo
andare a dormire. Francesco non si sottrae a parlare con loro, gli chiede se non
siano stanchi e, simpaticamente, li sfida allora a “continuare fino alle 4 del mattino”.
Poi, dopo aver pregato assieme la Vergine Maria - proprio nel giorno della sua toccante
visita al Santuario di Guadalupe – offre una profonda meditazione sull’affidamento
a Maria:
“Cada uno de ustedes tiene algún…”
“Ognuno di voi ha un problema nel cuore o molti, però non diteli, pensateli, e ora
li offriremo alla Vergine perché se ne occupi Lei e li risolva”. La Vergine, soggiunge,
“è mamma, è buona, è madre, alcuni dicono non è suocera”. Francesco chiede
però di fare un passo ulteriore: non solo affidare a Maria i propri problemi, ma pure
quelli degli amici. A volte conosciamo i loro problemi, ha detto, “non perché siamo
degli indovini, ma perché siamo dei chiacchieroni”. Invece, è il suo invito, bisogna
pensare ai loro problemi in silenzio. Non solo. “Pensate – è la sua esortazione –
a qualcuno che non conoscete e che deve avere un grande problema, dategli il nome
che volete” e affidatelo a Maria.
“…les agradezco mucho la compañia…”
“Vi ringrazio molto per la compagnia che mi fate qui – ha concluso – ora comincia
a farsi freddo, bisogna andare a dormire. Grazie, riposate e pregate per me e che
Dio vi benedica”.
All the contents on this site are copyrighted ©. |