“La pornografia è una grave piaga che colpisce e danneggia non solo l’individuo, ma il bene comune e la produzione, la distribuzione e il consumo di materiale pornografico sono gravi peccati contro la castità e la dignità umana che devono essere confessati per ottenere il perdono e la misericordia di Dio”. E’ quanto scrivono i vescovi delle Filippine nel loro Messaggio di Quaresima.
Un fenomeno in forte espansione anche nelle Filippine grazie a Internet
Intitolato “Creati per l’amore, creati per la castità”, il documento vuole richiamare
l’attenzione dei fedeli su un fenomeno globale in forte espansione anche nelle Filippine
e che ha gravi ripercussioni sociali, soprattutto sui giovani e sulle famiglie. Una
diffusione - si sottolinea - favorita dai media e in particolare da Internet, come
confermano recenti ricerche, secondo le quali più della metà dei filippini tra i 15
e i 24 anni ha visto film e video pornografici e più di un terzo ha avuto accesso
a pubblicazioni con contenuti sessuali espliciti. A ciò si aggiunge il dato allarmante
che le Filippine sono oggi tra i primi dieci produttori nel mondo di materiale pedo-pornografico
on-line.
Un mercato che alimenta anche gravi reati come gli abusi sessuali sui minori
Citando il Catechismo della Chiesa Cattolica, il testo ricorda che la pornografia
è un male che offende la castità, espressione “della raggiunta integrazione della
sessualità nella persona”, in quanto “snatura l'atto coniugale e lede gravemente
la dignità di coloro che vi si prestano (attori, commercianti, pubblico), poiché l'uno
diventa per l'altro oggetto di un piacere rudimentale e di un illecito guadagno”.
“Essa - si sottolinea – è particolarmente dannosa per i bambini e i giovani”, perché
“pregiudica la loro capacità di iniziare quella relazione altruista di fiducia, sacrificio
e rispetto reciproci che è alla base del matrimonio”. “I peccati legati alla pornografia
- rincarano i vescovi filippini - sono immorali e dannosi non solo di per sé, ma anche
perché spesso portano le persone a commettere altri gravi peccati e persino crimini”,
come gli abusi sessuali sui minori e il traffico di esseri umani, “che minano la pace
e l’unità di ogni società”.
Contro la pornografia annunciare il potere della Misericordia di Dio
Di fronte a questa piaga, prosegue il messaggio, in questo Anno Giubilare della Misericordia,
la Chiesa cattolica filippina è chiamata ad affermare e proclamare ancora una volta
il potere di guarigione di Cristo che è il volto della misericordia”. Innanzitutto
“a coloro che sono sfruttati e vittime dell’industria pornografica”. A queste persone
i vescovi ribadiscono l’impegno a continuare la loro battaglia “per sradicare questo
male dal Paese”. Quindi i presuli indirizzano un monito a chi produce e distribuisce
materiale pornografico, ricordando la pagina del Vangelo di Matteo sullo scandalo
dei più piccoli (Mt 18,6), ma anche che nessun peccato è così grande da non potere
essere perdonato.
Affidarsi all’aiuto di Dio per vivere la castità alla quale ci chiama il
Vangelo
Infine, i presuli si rivolgono a coloro che lottano contro la tentazione della pornografia,
per invitarli a confidare e ad affidarsi all’aiuto di Dio per potere vivere la castità
a cui ci chiama il Vangelo, avvicinandosi regolarmente ai Sacramenti e in particolare
a quello della Confessione. “Tutti – conclude il messaggio – siamo chiamati ad affidarci
alla grazia di Dio per resistere e superare la tentazione del sesso, perché possiamo
imitare Gesù Cristo perfettamente casto e perfettamente puro”. (A cura di
Lisa Zengarini)
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