“Un dovere ‘antico’, che la storia di questi ultimi anni ha reso ancora più urgente”, così il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, richiama in una Lettera i vescovi di tutte le Diocesi ad attivarsi per la tradizionale Colletta del Venerdì Santo dedicata alla Terra Santa. Il servizio di Roberta Gisotti:
“Non possiamo restare indifferenti: Dio non è indifferente!”: il cardinale Sandri riprende le parole di Papa Francesco nella Lettera, esortando tutti i fedeli del mondo, “più che mai” “in quest’Anno giubilare”, a mostrare “misericordia e vicinanza” ai fratelli “rifugiati, sfollati, anziani, bambini, ammalati” del Medio Oriente dove "si sperimenta il buio e la paura dell'abbandono, della solitudine e dell'incomprensione. Tempo di prove e di sfide, tempo di martirio”. Tutto questo – sollecita il porporato - impone “di aiutare, di far fronte alle emergenze, di ricostruire e di trovare spazi, di creare nuovi modi e luoghi di aggregazione, di assistenza”.
Nella Terra Santa “sono le nostre radici” e “il nostro cuore”, ricorda ancora il prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali: per questo “siamo debitori verso coloro che di là sono partiti per portare la fede al mondo” e “che là sono rimasti nonostante i conflitti che sempre l'hanno martoriata.” Una Terra – sottolinea il porporato - che “chiama in causa la nostra carità. Da sempre e oggi con accresciuta urgenza”. “Ogni persona che là vive e opera”, ha infatti bisogno di “preghiere” e “aiuto concreto” e di “essere sostenuta” per “lenire le ferite” e continuare a “realizzare la giustizia” e “operare per la pace”.
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