2016-02-09 14:06:00

Safer Internet Day 2016: riflettori sui rischi del web


Un ragazzo su 4 è sempre connesso, il 17% dei ragazzi intervistati dichiara di non riuscire a staccarsi da smartphone e social. È quanto emerge dall'indagine, realizzata da SOS Telefono Azzurro Onlus, in occasione della Giornata mondiale per la sicurezza in Rete, promossa dall’Unione Europea. Questa mattina a Roma alla Camera, un incontro sul tema organizzato da "Telefono Azzurro". Il servizio di Alessandro Filippelli:

“Fai la tua parte per rendere internet migliore”. Questo è il tema della Giornata mondiale per la sicurezza in Rete 2016. E’ allarme sui rischi che gli adolescenti incontrano sul web. Secondo la ricerca realizzata da Telefono Azzurro, il 45% dei ragazzi si connette più volte al giorno, quattro su cinque chattano continuamente e il 21% si sveglia durante la notte per controllare i messaggi arrivati sul proprio cellulare. Ernesto Caffo, presidente Il Telefono Azzurro Onlus:

“Tutti i bambini sono in Rete. La nostra ricerca con Doxa ci ha fatto fotografare questa situazione che sposa, da una parte, l’età di accesso ai sistemi di connessione all’età di 6-7 anni, con alcune punte addirittura di quattro o cinque anni. Una rete nella quale i bambini passano un tempo imprecisato - mediamente più di otto ore al giorno - cosa che ovviamente non è facile pensare, soprattutto per un bambino piccolo che molte volte ha una serie di sollecitazioni di vario tipo, alcune positive, altre meno, e spesso in assenza di figure di riferimento adulte. Nella scuola i ragazzi sono costantemente connessi, molte volte sono assenti come attenzione e presenti fisicamente. Noi abbiamo oggi l’impegno di portare con la Carta di Roma tutti - dalle istituzioni alla società civile alle aziende - a una comune riflessione: cosa fare per le future generazioni? Dobbiamo sicuramente pensare che oggi un numero enorme di ragazzi non ha molte volte una guida”.

I giovani passano sempre più tempo on line e sempre più precocemente. Il 48% dichiara di essersi iscritto a Facebook prima dei 13 anni, età minima consentita per poterlo fare, mentre il 71% riceve uno smartphone mediamente a 11 anni. I siti pornografici vengono frequentati costantemente dal 73% degli adolescenti, e il 28% di loro teme di diventarne dipendente. Sandra Cioffi, vicepresidente di Telefono Azzurro Onlus:

“Gli scenari sono completamente mutati, per cui far sì che la rete sia un’occasione e non un pericolo per i giovani è uno dei nostri primi obiettivi. Pochi genitori sanno dei reali pericoli del cyber-bullismo e in questo senso la scuola è importante, perché cerchi di avere rapporti con le famiglie e con i ragazzi per indirizzarli anche ad un corretto uso della Rete”.

Il web diventa spesso opportunità per fare nuove conoscenze ma al contempo diventa terreno fertile per potenziali insidie e pericoli. Tra le esperienze peggiori vissute dai ragazzi in Rete c’è quella di essere deriso da amici o conoscenti. Il 12% dichiara di essere stato vittima di cyberbullismo, il 32% ha paura di subirlo. Mons. Lucio Adrian Ruiz, capo ufficio del Servizio Internet Vaticano e segretario della Segreteria per la Comunicazione:

“Non solo Internet nasconde dei problemi, è la realtà ad essere così: la realtà è tessuta di bene e male. Il suggerimento è avere un equilibrio fra quella che è la realtà virtuale e quella che è la realtà reale. Se è vero che Internet o le reti possono offrire un mondo veramente spettacolare, bellissimo, di conoscenza, non va però dimenticata la realtà reale, la bellezza di ciò che significa il rapporto umano, il tempo libero”.








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