2016-02-06 18:43:00

Migliaia di profughi bloccati al confine tra Siria e Turchia


Migliaia di rifugiati provenienti dalla Siria sono ammassati al confine con la Turchia. Intanto stentano a crearsi le condizioni per il cessate il fuoco necessario per i colloqui di pace e il regime di Damasco mette in guardia contro un eventuale intervento terrestre straniero sul proprio territorio. Massimiliano Menichetti:

Circa 35mila rifugiati siriani sono al confine turco, nei pressi della città di Kilis, sono sistemati nei campi allestiti dalla parte siriana. Uomini, donne e bambini fuggiti dalla guerra tra freddo e privazioni. L'Unione Europea chiede alla Turchia di accoglierli ma la risposta di Ankara è che in questo momento non esiste un piano per affrontare l’emergenza e quindi consentire l’attraversamento della frontiera. “Verranno prese tutte le misure necessarie” assicurano ribadendo una politica di “porte aperte”. La Turchia stima che potrebbero, a breve, arrivare altre 50mila persone. In Siria infatti continuano i raid aerei russi contro i ribelli e la lotta al sedicente Stato Islamico. Intanto sul fronte politico è proprio il ministro degli esteri siriano Walid al-Muallim che affermando di citare l’omologo russo, Sergei Lavrov, ribadisce che un cessate il fuoco nel Paese “non è possibile prima che i confini con Turchia e Giordania vengano messi sotto controllo”. In riferimento poi a possibili interventi di terra di truppe saudite e turche, Al-Muallim ha precisato che  "ogni incursione senza l'approvazione di Damasco sarebbe considerata un atto di aggressione”. Chiesta anche la lista di chi siederà alla conferenza di pace cosiddetta “Ginevra 3”, il 25 febbraio prossimo, ed evidenziato che “la Siria non accetterà precondizioni di alcun genere”.








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