“Schiacceremo il sedicente Stato Islamico in ogni parte del mondo” perché “da noi il mondo chiede sicurezza”. Così il segretario di Stato americano, John Kerry, a margine della riunione che si è tenuta oggi a Roma tra 23 Paesi più l’Unione Europea, parte della coalizione internazionale anti-Is. Rafforzati gli impegni economici e gli aiuti umanitari a Siria e Iraq. Kerry ha anche elogiato il ruolo dell’Italia, “alleato grandioso”, per i suoi contributi in Iraq e Libia. Il servizio di Michele Raviart:
"Daesh does not have any notion of how to build a future..".
“Lo Stato Islamico non ha nessuna idea di futuro, vuole tornare a un tempo senza tolleranza
religiosa, politica e senza diritti umani”. John Kerry denuncia i crimini del sedicente
Califfato e parla dei progressi della coalizione internazionale. Dallo scorso giugno
l’Is ha perso il 40% del territorio controllato in Iraq e del 20% di quello controllato
in Siria. Sarà una guerra lunga, dice il segretario di Stato americano, “più lunga
di quella contro Al Qaeda” e che si combatterà su tre fronti. In Iraq, dove la coalizione
intensificherà il sostegno alle truppe di terra irachene nel proteggere le città riconquistate
di Ramadi e Tikrit. In Siria, dove è necessario un cessate il fuoco ora che sono in
corso i negoziati a Ginevra e dove Kerry chiede un passo indietro ad Assad che, non
permettendo gli accessi alla città di Madaya, ha “creato una situazione che non si
vedeva dalla seconda guerra mondiale”. Anche In Libia, spiega il ministro degli Esteri
italiano Paolo Gentiloni, c’è il rischio che il sedicente Stato Islamico “moltiplichi
la sua attività d’azione”.
"Italy is ready to respond to the request..."
L’Italia, dice Gentiloni, è pronta a rispondere alle richieste del nuovo governo nato
dall’accordo Onu, "anche sul tema della sicurezza”, sebbene non sia all’orizzonte
nessun intervento militare. Nel combattere l’Is ogni Paese è concentrato su alcuni
aspetti particolari, ribadisce il ministro, ricordando l’impegno italiano nell’addestramento
di peshmerga curdi e della polizia irachena.
All the contents on this site are copyrighted ©. |