2016-01-29 10:25:00

Domani a San Pietro 6 mila lavoratori dell'Aci


Domani circa 6 mila lavoratori dell’Aci saranno a piazza San Pietro per incontrare il Papa. Da sempre l’Automobile Club è impegnata sul fronte della sicurezza stradale. Mentre gli incidenti calano sulle strade extraurbane, i decessi aumentano in città, dove nei primi sei mesi del 2015 si è registrato un +7,4% rispetto al 2014. Alessandro Guarasci ha intervistato il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani:

R. – Oggi un sindaco deve pensare che, tra i suoi doveri, forse il primario è quello di rendere più sicura la propria città. Come? Qua c’è il ragionamento sul 50% delle multe che va speso in sicurezza stradale. Alcuni Comuni lo fanno, altri no… La legge c’è, ma non si riesce ad applicarla in maniera costante. Cosa fare? fare molta, molta attenzione a dove si vanno a collocare gli attraversamenti pedonali. Quindi noi dobbiamo fare in modo che gli attraversamenti pedonali siano collocati in zone assolutamente visibili di giorno, e soprattutto di notte. Seconda cosa: bisogna fare delle piste ciclabili sicure. Fare sulla strada ordinaria una striscia gialla, e mettere il simbolo della bicicletta, non è fare una pista ciclabile. Non solo, il ciclista si sente tranquillo; ma poi, quando lì cominciano a passare mezzi pesanti, a velocità sostenuta, c’è il famoso “risucchio”. Le piste ciclabili devono essere ben protette dal traffico veicolare. Bisogna mettere le risorse e mettere la testa.

D. – Aumentano i morti causati dai pirati della strada. Lei sa che la legge sull’omicidio stradale ormai è all’ennesimo passaggio parlamentare. C’è poca consapevolezza dell’importanza di inasprire le pene, secondo lei?

R. – L’ultima vicenda è quando l’onorevole Sisto ha presentato l’emendamento, che poi è stato approvato, con cui si differenzia la situazione dell’omicida stradale –che si ferma e presta soccorso, rispetto a quella che non si ferma e scappa. Il concetto di incoraggiare, favorire la sosta e il soccorso, secondo me è corretto. Se la persona si ferma, si assume le responsabilità, interviene e presta soccorso, secondo me va premiata, sempre tra virgolette, rispetto a quella che scappa; e probabilmente la morte viene causata proprio dall’omissione di soccorso.

D. – Passiamo a domani. A che cosa state pensando quando sarete in piazza San Pietro? E soprattutto, quanti sarete?

R. – Saremo 6000 domani. Molti del personale dell’Automobile club e delle società controllate. E vogliamo anche rendere merito a coloro che rischiano la vita tutti i giorni proprio per prestare soccorso. Quindi ci sarà una particolare attenzione proprio per gli operatori del soccorso stradale, che purtroppo ogni tanto perdono la vita nella loro attività di soccorso lungo le strade e le autostrade. Abbiamo chiesto al Santo Padre, nel suo intervento, un riferimento e un ringraziamento per queste persone che, ripeto, arrivano anche a sacrificare la vita per fare il proprio dovere. 








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