2016-01-28 08:00:00

Colloqui per la Siria: ancora incerte le presenze


A 24 ore dall’apertura della terza sessione dei colloqui di pace per la Siria, in programma a Ginevra, ancora non è stata confermata la presenza di molti attori dell’opposizione al governo di Assad. Oggi si attende la decisione dei gruppi ribelli sostenuti dall’Arabia Saudita, mentre la Russia insiste per la partecipazione dei curdi del Partito dell'Unione Democratica. Il servizio di Marco Guerra:

La maggior parte dei gruppi dell'opposizione al governo di Bashar al-Assad, che si riconoscono nel cosiddetto Alto Comitato Negoziatore, appoggiato dall'Arabia Saudita, scioglieranno solo oggi le ultime riserve relative ad una loro partecipazione ai colloqui di pace che si apriranno domani a Ginevra. L'Alto Comitato si considera l'unico interlocutore legittimo del governo di Damasco e vuole sapere se l'inviato delle Nazioni Unite, Staffan de Mistura, abbia invitato anche altri soggetti. Il diplomatico italo-svedese, dal canto suo, finora si è rifiutato di divulgare i nomi sulla sua lista. E’ certa tuttavia l’esclusione dei curdi del Partito dell'Unione Democratica, imposta dalla Turchia. Il movimento curdo ha detto quindi che non riconoscerà i risultati dei negoziati e Mosca ha chiesto con forza che quest’ultimi siano riammessi al tavolo alle prossime sessioni di colloqui. Allo stesso tempo, la delegazione governativa  appare invece molto compatta. Intanto sul terreno non si fermano le violenze: 13 miliziani dell’Is sono morti in scontri con militanti del Fronte al-Nusra, mentre attivisti siriani denunciano che a settembre scorso oltre 1800 civili hanno perso la vita in seguito a raid aerei russi. Infine la conferenza dei donatori per la Siria, in programma la prossima settimana a Londra, esorterà i Paesi partecipanti a raddoppiare la quantità di denaro che stanno dando per affrontare la crisi umanitaria nel Paese.

 








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