La Federazione portoghese per la vita (Fpv) saluta con soddisfazione la decisione del Presidente Aníbal Cavaco Silva di rinviare al Parlamento il nuovo decreto che esclude l’illiceità dell’aborto. Il provvedimento, approvato lo scorso novembre con il sostegno della maggioranza di sinistra, vuole abrogare le modifiche in senso restrittivo alla legge sull’aborto del 2007 introdotte l’estate scorsa dalla precedente legislatura. Nel motivare la sua decisione, il Presidente della Repubblica contesta, in particolare, la revoca della normativa che prevede l’obbligo d’informazione alla donna in gravidanza sul suo diritto ad avere sostegni sociali e la messa in causa del valore della vita e della maternità-paternità responsabili.
Una società attenta non nega il suo sostegno alla maternità
Un giudizio pienamente condiviso dalla Federazione portoghese per la Vita, secondo
la quale esso risponde ai sentimenti della maggioranza dei portoghesi che ritengono
che le donne non possano essere lasciate sole nelle decisioni sulla loro maternità:
"Una società attenta non nega il suo sostegno alla maternità. Solo una classe dirigente
condizionata dalle ideologie e ignara dei problemi reali delle donne può modificare
la legge", sottolinea un comunicato. L'attuale contesto della società, afferma ancora
la Fpv, "richiede uno sguardo nuovo ai problemi della maternità e della nascita",
che dia "una risposta umana" a "situazioni drammatiche" come quelle che riguardano
l'aborto.
Respinto anche il decreto sulle adozioni gay osteggiato dai vescovi
Insieme a quello sull’aborto, il Presidente Cavaco Silva ha respinto anche il decreto
approvato, sempre a novembre, con il sostegno di tutta la sinistra e di una parte
del centro-destra, sulla possibilità di adozione per persone dello stesso sesso. Un
provvedimento al quale i vescovi portoghesi avevano reagito con profondo rammarico
ribadendo l’importanza di riferimenti maschili e femminili nell’educazione dei figli.
In un messaggio ai deputati, il Capo dello Stato spiega che “non è dimostrato in che
misura le nuove soluzioni legislative promuovano il benessere del bambino e vadano
nella direzione del suo interesse”.
Il superiore interesse del bambino deve prevalere su tutti gli altri
“Il decreto, infatti, introduce un mutamento radicale e profondo nell’attuale ordinamento
giuridico, senza che ciò sia stato preceduto da un ampio e chiarificante dibattito,
essendo invece di comune consenso che, in materia di adozione, il superiore interesse
del bambino debba prevalere su tutti gli altri, anche su quello degli adottanti”,
si legge nel documento. Da notare che la nuova normativa permette anche alle coppie
formate da due donne di beneficiare della cosìddetta “fecondazione eterologa”, ovvero
la procreazione medicalmente assistita tramite un terzo donatore di ovuli o spermatozoi.
(A cura di Lisa Zengarini)
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