“Valutare attentamente la reale utilità delle tecniche di biologia sintetica, così come i loro rischi potenziali”: questo il parere espresso dal Gruppo di lavoro sull’etica nella ricerca e nella medicina del Segretariato della Comece, la Commissione degli episcopati della comunità europea. “Questa tecnologia – spiega la Comece in una nota, ripresa dall’agenzia Sir – potrebbe avere in futuro molteplici applicazioni industriali nei settori della salute, dell’energia, dei materiali, dell’ambiente e dell’agricoltura”.
Rimangono aperte questioni etiche
Ecco perché essa “suscita grandi aspettative, tanto che alcuni scienziati vi intravvedono
addirittura la rivoluzione industriale di questo secolo”. In quest’ottica, i vescovi
europei ipotizzano che “probabilmente, la biologia sintetica si tradurrà nell’acquisizione
di una grande potenza di trasformazione della vita che solleva questioni etiche di
fondo”, mentre “permangono molte altre incognite”. Da qui l’invito degli esperti della
Comece alla prudenza.
Non mettere in pericolo la salute umana e l’ambiente
Il parere della Comece, presentato in un lungo documento, esamina in particolare “le
implicazioni etiche di questa tecnica di ‘creazione del vivente’, i benefici e i rischi
esistenti, la questione della responsabilità così come la necessità di un dialogo
tra la comunità scientifica e la società nel suo insieme”. “Possa l'umanità raggiungere
la saggezza nel suo uso di tali tecnologie” si legge nel testo, così da “non mettere
in pericolo la salute umana e l'ambiente, prevenire abusi e mantenere l'interesse
alla cooperazione leale tra i Paesi più sviluppati e quelli meno sviluppati”.
Dialogo tra scienza, Stato e popolazione
Di qui, la raccomandazione dei vescovi europei agli scienziati, affinché sviluppino
“una riflessione etica che potrebbe concludersi con la necessità di auto-limitarsi”.
Allo stesso tempo, si auspica l’avvio di un vero dialogo tra gli scienziati, le autorità
pubbliche e la società”, affinché ci siano regole adeguate e la popolazione, debitamente
informata, possa partecipare al dibattito.
Intelligenza umana sia orientata sempre al bene comune
“Non si tratta di ‘giocare a fare Dio’ – conclude la Comece – quando si cerca di
produrre nuovi componenti e sistemi biologici, purché essi rispettino la Creazione,
affidata all’intelligenza ed alla responsabilità morale degli uomini, sempre orientata
al bene comune dell’umanità”. Ideata agli inizi del 2000 negli Stati Uniti, la biologia
sintetica, o “di sintesi”, è una disciplina a metà strada tra l’ingegneria e la biologia
molecolare che mira a ridisegnare i circuiti metabolici e genetici degli organismi
viventi, per creare un organismo sintetico di importanza pratica. (I.P.)
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