2016-01-21 14:00:00

Vescovi Algeria: Lettera per centenario morte Charles de Foucauld


Figura esemplare per il mondo e per la testimonianza del Vangelo che continua ad ispirare la Chiesa d’Algeria: così definiscono Charles de Foucauld, in una lettera sul centenario della sua morte, i vescovi delle diocesi algerine, mons. Paul Desfarges, (vescovo di Costantina ed amministratore di Algeri), mons. Jean Paul Vesco, (Orano), e mons. Claude Rault, (Laghouat-Ghardaia). Per ricordare fratello Charles di Gesù, i presuli hanno voluto dedicargli un intero anno, congiuntamente al Giubileo della Misericordia. Le celebrazioni si sono aperte il 4 dicembre scorso e culmineranno l’1 dicembre di quest’anno.

Imitando Gesù si è dedicato all’“apostolato della bontà” per essere “fratello universale”
“Si è fatto l’uomo di tutti” scrivono i vescovi nella lettera ricordando il percorso che ha portato Charles de Foucauld in Algeria a dedicarsi all’“apostolato della bontà”, al di là di qualunque proselitismo. “Ha condotto un’esistenza segnata dall’imitazione di Gesù di Nazareth, dalla preghiera e dalla preoccupazione per i poveri – proseguono i presuli –. Il suo desiderio era essere il ‘fratello universale’, ad esempio di Gesù, aperto all’accoglienza di tutti, quali che fossero le condizioni sociali, religiose o etniche”.

I poveri ci evangelizzano aiutandoci a crescere in umanità
Proclamato beato il 13 novembre 2005, Charles de Foucauld è stato citato da Papa Francesco durante la veglia di preghiera per il Sinodo dei Vescovi sulla famiglia come colui che “comprese che non si cresce nell’amore di Dio evitando la servitù delle relazioni umane. Perché è amando gli altri che si impara ad amare Dio; è curvandosi sul prossimo che ci si eleva a Dio. Attraverso la prossimità fraterna e solidale ai più poveri e i più abbandonati, comprese che, alla fine, sono loro che ci evangelizzano, aiutandoci a crescere in umanità”.

Le iniziative in Algeria per ricordarlo anche come testimone della misericordia di Dio
Durante l’anno, nelle quattro diocesi algerine, diverse iniziative celebreranno la memoria di Charles de Foucauld e cercheranno di far conoscere meglio la sua vita e la sua testimonianza. Una mostra resterà aperta tutto l’anno nella chiesa di El Meniaa, vicino al cimitero in cui fratello Charles è stato sepolto, una esposizione itinerante invece toccherà diverse località.

Ha risposto alle sfide del suo tempo
“Ha superato le barriere dell’appartenenza religiosa, si è fatto l’uomo di tutti – concludono i vescovi nella loro lettera –. Ha anche dedicato una cura particolare allo studio della lingua per entrare meglio in relazione con le persone intorno a lui. Ha cercato in tutti i modi di rispondere a tutte le sfide del suo tempo. Lo seguiremo su questo arduo cammino di imitazione di Gesù, come uno dei testimoni per eccellenza della misericordia di Dio al di là di ogni frontiera”. (A cura di Tiziana Campisi)








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