2016-01-21 08:05:00

L’Europa divisa sull’immigrazione. Tornano chiusure e limiti


Immigrazione. Bruxelles e Berlino rafforzano il pressing su Roma per sbloccare l'accordo sul finanziamento di tre miliardi alla Turchia per gestire l’emergenza profughi. Intanto sulla rotta balcanica tornano le chiusure di diverse frontiere, mentre i migranti in cammino sono provati dalle temperature in picchiata. Il servizio Marco Guerra:

E’ un Europa nuovamente divisa quella che affrontata la sfida dell’immigrazione. L’Austria ha annunciato l’introduzione di un "tetto limite" all'accoglienza di richiedenti asilo: da qui al 2019 ne potranno entrare un massimo di 127.500, circa 37.000 nel 2016. Due volte inferiori rispetto ai 90.000 dello scorso anno. E anche il presidente tedesco Joachim Gauck e la Csu Bavarese – alleato della coalizione di governo  – chiedono ad Angela Merke di introdurre un limite. Dal canto suo, la cancelliera tedesca continua a puntare sulla soluzione comunitaria per la redistribuzione dei profughi. E  qualora non fossero messe in atto le decisioni dell’Ue e non calassero i flussi immigratori, premier olandese Mark Rutte chiede di mettere a punto un piano B, che potrebbe concretizzarsi in una Schengen più limitata.  Intanto sulla rotta dei Balcani si registra la chiusura delle frontiere da parte della Macedonia, misura che blocca centinaia di migranti in Grecia. Blocco che si aggiunge a quelli in  Slovenia, Croazia e Serbia. Sul fronte dei ricollocamenti la situazione non va meglio. I trasferimenti da Italia e Grecia verso gli altri partner Ue sono stati appena 331.

 








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