2016-01-17 18:40:00

Siria, strage di civili e rapimento di massa firmati dall'Is


Senza tregua le stragi del sedicente Stato Islamico in Siria. Centinaia di persone sarebbero state uccise dai jihadisti, poco prima di un rapimento di massa fra i civili nell’est del Paese. Altre decine di vittime sono cadute a seguito di raid aerei a Raqa. I particolari da Paola Simonetti:

Donne, bambini, anziani. Sarebbero per lo per lo più civili inermi quelli presi di mira per una ennesima carneficina dell’Is in Siria: a Deir Ezzor, nell’est del Paese, zona ricca di petrolio e confinante con l'Iraq, i jihadisti avrebbero ucciso in un solo giorno 300 persone; un numero che l'Osservatorio nazionale per i diritti umani ridimensiona, parlando di 135 vittime, di cui 85 civili e 50 combattenti del regime siriano; una strage che, se confermata, sarebbe una delle più grandi commesse in una sola giornata in quasi cinque anni di guerra civile nel Paese.

Obiettivo principale dei jihadisti, le famiglie di soldati e miliziani siriani che combattono per il regime di Bashar al-Assad. Ma l’azione dell’Is non si è fermata allo spargimento di sangue: successivamente avrebbe rapito altre 400 persone,  civili sunniti durante l'assedio alla città e in particolare alla periferia nord di Deir Ezzor, che il sedicente Stato Islamico ha strappato ai governativi. A spargere morte fra i civili anche i bombardamenti a Raqa: almeno 40 le vittime, fra le quali molti bambini.  








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