I jihadisti affiliati al sedicente Stato Islamico (Daesh) hanno rilasciato nella giornata di ieri, altri 16 cristiani assiri che facevano parte del consistente gruppo di ostaggi da loro catturati e deportati lo scorso 23 febbraio, quando le milizie jihadiste avevano compiuto un'offensiva contro i villaggi a maggioranza cristiana assira sparsi lungo la valle del fiume Khabur, nella provincia siriana nord-orientale di Hassakè. Otto componenti del gruppo di ostaggi liberati sono bambini. Tutti sono apparsi in decenti condizioni di salute. “Questa volta” riferisce all'agenzia Fides l'arcivescovo siro cattolico di Hassakè-Nisibi, Jacques Behnan Hindo “gli ostaggi liberati sono stati lasciati nei pressi della città di Tel Tamar, e da lì hanno potuto raggiungere il loro villaggio di Tel Jazira”.
Ancora meno di 70 ostaggi nelle mani dei jihadisti
I cristiani assiri della valle del Khabur presi in ostaggio dai jihadisti a febbraio
erano più di 250. Da allora si sono succeduti diversi rilasci di gruppi di prigionieri.
L'ultima volta, lo scorso 25 dicembre, erano stati 25 i cristiani assiri del Khabur
rilasciati dal Daesh. “Al momento, secondo i nostri calcoli” aggiunge alla Fides l'arcivescovo
Hindo “gli ostaggi di quel gruppo che rimangono ancora nelle mani dei jihadisti dello
Stato Islamico potrebbero essere meno di settanta”.
I timori dopo l'esecuzione di tre ostaggi a ottobre
All'inizio di ottobre, sui siti jihadisti era stato diffuso il video dell'esecuzione
di tre cristiani assiri della valle del Khabur. Il filmato, girato secondo i macabri
rituali scenici seguiti anche in altri casi analoghi dalla propaganda jihadista, avvertiva
che le esecuzioni degli altri ostaggi sarebbero continuate fino a quando non fosse
stata versata la somma richiesta come riscatto per la loro liberazione. (G.V.)
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