2016-01-15 13:19:00

Family day il 30 gennaio. Bazoli e Fioroni su ddl Cirinnà


Sarà il 30 gennaio la manifestazione a Roma contro il ddl Cirinnà sulle unioni civili. A confermare la data, emersa già nei giorni scorsi, è il Comitato “Difendiamo i nostri figli”. Ancora sconosciuto invece il percorso del corteo. Intanto i parlamentari d’ispirazione cattolica cercano una soluzione agli aspetti più spinosi del ddl, come la stepchild adoption, l’adozione del figlio del partner. Ieri 37 deputati del Pd hanno firmato un documento per chiedere lo stralcio della stepchild adoption. Una mediazione non facile, vista la contrarietà di Renzi. Alfredo Bazoli, deputato del Pd, tra i 37 di ieri, cerca una via di uscita al no del premier:

R. – Continuiamo a ritenere preferibile lo stralcio oppure quantomeno la mediazione che stanno cercando di ritrovare al Senato sull’affido rinforzato. Qualora non fosse possibile né l’uno né l’altro, perché il partito decide di proseguire in questa direzione, l’extrema ratio, sulla quale cerchiamo di portare il partito, è almeno di circondare la Stepchild di una serie di condizioni e cautele che rendano chiaro e palese che quello strumento non si applica, non incentiva o legittima la maternità surrogata, che poi è un po’ il rischio che vediamo dietro invece l’attuale formulazione della norma.

D. – Concretamente come si potrebbe intervenire su questo aspetto per evitare, appunto, il pericolo dell’utero in affitto?

R. – Adesso so che i tecnici sono al lavoro e so che stanno cercando di lavorare in questa direzione. Alcuni giuristi – in particolare il prof. Nicolussi della Cattolica o il prof. Bianca – so che hanno ipotizzato e suggerito che si faccia una norma ad hoc: che non ci sia cioè l’estensione della norma che attualmente è prevista per i coniugi, quindi per le coppie eterosessuali sposate. Quindi la Stepchild che oggi è prevista per i coniugi non si applicherebbe alle unioni civili, ma ci sarebbe una norma ad hoc, che sarebbe formulata in modo tale che il giudice debba valutare, oltre a tutte le altre condizioni previste per la Stepchild anche per i coniugi, anche che vi sia stato un certo periodo di convivenza tale tra il minore e il partner adottante da poter ritenere che si sia raggiunta la maturazione di una responsabilità genitoriale. Quindi uno step in più, un vincolo temporale in più che dovrebbe in qualche modo circondare di maggiore cautela questa istituto. 

Per Giuseppe Fioroni, sempre del Pd, bisogna evitare ogni equiparazione ai matrimoni:

R. – Noi abbiamo sottoscritto – grazie al lavoro di tanti colleghi – un documento che lavora per costruire una posizione unitaria: lo riassumerei nel titolo “La famiglia è una. I diritti per tutti”. Le unioni civili sono delle formazioni sociali specifiche che sono diverse dalla famiglia naturale, fondata sul matrimonio (ex-art. 29 della Costituzione). Fare questa chiarezza significa garantire diritti per tutti, ma non confondendo cose che sono sostanzialmente diverse.

D. – Tra l’altro chiede lo stralcio della Stepchild adoption; Renzi, però, dice che non se ne parla! A questo punto che cosa succederà?

R. – Non c’è la libertà di coscienza perché siamo furbi, ma c’è la libertà di coscienza perché non può essere né una tessera di partito né un programma di governo a dettare l’etica alle coscienze. Posso quindi parlare per me: se ci sono le adozioni, io non voterò!

D. – Ma sulle adozioni, sull’affido, secondo lei, sarà trovato un compromesso in Senato?

R. – Una legge che non faccia soluzioni frettolose fa sì che si compiano poi crimini contro l’umanità, come potrebbe essere l’utero in affitto.

D. – Lei era al primo Family day, pensa di fare un passaggio a San Giovanni il 30 di questo mese?

R. – A titolo personale parteciperò al Family day che – ribadisco – è una iniziativa, se ci sarà, che non è contro qualcosa, ma a sostegno della famiglia unica e quindi che la famiglia è una e i diritti sono per tutti. Io personalmente ci sarò.








All the contents on this site are copyrighted ©.