2016-01-14 16:31:00

Il 27 Giornata della Memoria, per non dimenticare l'orrore


Mostre, concerti, tavole rotonde. Il 27 gennaio è la Giornata della Memoria, pensata per ricordare le vittime della Shoah. Quel giorno del 1945, infatti avvenne la liberazione dei superstiti del campo di concentramento di Auschwitz e fu scoperto il genocidio messo in pratica dai nazisti. Le iniziative per celebrare questa ricorrenza state presentate oggi a Palazzo Chigi. Alessandro Guarasci


 

La giornata della memoria vuole insegnare anche il valore della democrazia. Senza di essa, infatti, si perdono le libertà e soprattutto si rischia di precipitare nell'abisso, come avvenne con la Shoah. Il 27 gennaio e nei giorni subito prima a Roma, Milano, Firenze, quindi, ci saranno mostre e dibattiti su come è nato l'antisemitismo in Italia e in Europa, concerti per ricordare il valore riconciliatore della musica; e ancora sarà rinnovata la pratica delle pietre d'inciampo, quei sampietrini color bronzo incastonati nei marciapiedi romani davanti alle abitazioni dei deportati durante la seconda guerra mondiale. Renzo Gattegna, presidente delle Comunità Ebraiche Italiane:

“Riteniamo che sia fondamentale questo evento per svolgere un lavoro soprattutto educativo. Questa Giornata è una data che riguarda il futuro, traendo lezione da eventi del passato”.

Una giornata per ricordare non solo l’orrore di quanto è successo nei campi di sterminio, dice il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti:

“Ma ricorda anche gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte e quegli italiani che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio e, a rischio della propria vita, hanno salvato altre vita e protetto i perseguitati”.

Dunque un’opera di sensibilizzazione che si rinnova di generazione in generazione.








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