2016-01-12 14:07:00

Istanbul: colpito quartiere turistico, 10 vittime per lo più straniere


È di almeno 10 morti e di 15 feriti il bilancio ancora provvisorio dell’attentato che questa mattina ha colpito il centro storico e turistico di Istanbul, il quartiere Sultanahmet. Secondo fonti governative le vittime sarebbero per lo più straniere, ma in queste ore le notizie arrivano frammentate dopo che il governo ha imposto la censura sui fatti. Il servizio di Marco Guerra:  

L’esplosione ha scosso piazza Sultanahmet, nei pressi dell’obelisco di Teodosio, nella zona che ospita le principali attrazioni turistiche di Istanbul, come la Moschea Blu e Santa Sofia. Infatti secondo le ultime conferme arrivate dal governo turco, tra le 10 vittime dell’attentato ci sarebbero per lo più stranieri. Lo ha riferito il vicepremier turco aggiungendo che i 15 feriti sono in gravi condizioni e che è stato identificato l’attentatore kamikaze, si tratta di un 28enne siriano. Indiscrezioni rilanciate dalla testata tedesca Bild parlano di nove tedeschi morti; la Cnn Turk riferisce invece di tedeschi, norvegesi e un peruviano fra l’elenco dei feriti. Informazioni incerte dunque dovute al divieto di diffusione di notizie imposto dal governo dopo l’attacco. Dal canto suo, il primo ministro, Ahmet Davutoglu, ha convocato una riunione di emergenza e il Presidente Erdogan ha invitato all’unità puntando il dito contro la pista siriana. E sebbene non siano giunte rivendicazioni, anche le forze di sicurezza turche ritengono che ci sia la mano del sedicente Stato Islamico dietro la strage di questa mattina. Un’ipotesi avvalorata da fatto che sono stati colpiti civili e turisti occidentali.

Per un commento Marco Guerra ha intervistato Valeria Talbot, responsabile del programma per il Mediterraneo e il Medio Oriente dell’Ispi:

R. - Si tratta appunto di un attentato, l’ennesimo da luglio ad oggi in Turchia, un attentato nel cuore di Istanbul, nella zona turistica della città. E il messaggio potrebbe essere un segnale anche per colpire un Paese nel suo cuore turistico.

D. - Secondo fonti di sicurezza potrebbe esserci il sedicente Stato Islamico dietro questo attentato...

R. -  Non è da escludere, visto che i più gravi attentati degli ultimi mesi sono stati proprio di matrice islamica, sono stati rivendicati dallo Stato Islamico. Questo mostra come la Turchia oggi sia stata investita dal caos mediorientale, come la Turchia appunto sia bersaglio del terrorismo di matrice jihadista.

D.  – Che risposte può dare la Turchia che, come ha ricordato, è investita in pieno nella crisi mediorientale?

R. – Il governo può dare e deve dare segnali forti nella lotta contro il terrorismo di matrice jihadista, così come li sta dando nella lotta al terrorismo di matrice curda. Da luglio è ripreso lo scontro con il partito dei lavoratori del Kurdistan. La Turchia sta vivendo una situazione abbastanza complessa, tanto sul piano interno quanto a livello regionale. La Turchia è un Paese particolarmente esposto per la sua storia: il conflitto interno con i curdi, per la sua posizione geografica e strategica, proprio al confine di aree di crisi, quali la Siria, quali l’Iraq, la presenza dello Stato islamico tra Siria e Iraq, espongono la Turchia, più di altri Paesi, alle minacce del terrorismo.

D. - Ecco quindi dobbiamo aspettarci un altro periodo di instabilità e tensione in Turchia?

R. - Non è escluso che ciò possa avvenire.








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