È forte l’appello che i vescovi cattolici del Kerala, nel sud dell’India, lanciano
al governo locale, affinché tuteli i diritti degli agricoltori. In un messaggio letto
domenica scorsa in tutte le Chiese della regione, i presuli sottolineano che “oltre
alla caduta dei prezzi del settore agricolo, i cambiamenti climatici, il finto ambientalismo
ed il dramma dei debiti rappresentano grandi sfide alla sopravvivenza degli agricoltori”.
Il tutto mentre i politici e le istituzioni locali “trascurano i contadini che producono
cibo per l’intera popolazione e materie prime per le industrie”.
Non dimenticare i poveri
Non solo: i vescovi del Kerala accusano il governo di aver indotto gran parte della
popolazione ad investire nell’agricoltura, garantendo prestiti e sussidi, salvo poi
voltare le spalle agli stessi agricoltori, nel momento della crisi. “Ogni anno – sottolineano
i presuli – il governo prevede benefici fiscali per i dipendenti pubblici ed i pensionati
e sottoscrive investimenti per industrie che sono state chiuse a causa del loro cattivo
funzionamento, ma non fa nulla per i contadini, i pescatori ed i poveri”. La Chiesa
locale, inoltre, critica lo Stato per non aver garantito “la stabilità dei prezzi”,
in particolare di quello della gomma, uno dei principali prodotti dell’economia della
regione.
Tutelare i diritti degli agricoltori, al di là delle differenze religiose
Infine, i vescovi cattolici del Kerala – che rappresentano la Chiesa latina, quella
siro-malabarese e la Chiesa siro-malankarese – si appellano agli stessi agricoltori
affinché, al di là delle differenze religiose, siano uniti nella difesa dei loro diritti.
(I.P.)
All the contents on this site are copyrighted ©. |