Tre morti e una decina di feriti: sarebbe questo il bilancio di un missile abbattutosi su un centro ospedaliero gestito da "Medici senza Frontiere" a Razeh, nella provinciale settentrionale di Saada, in Yemen. A riferirlo è il personale medico dell'organizzazione che opera in quest'area sotto il controllo dei ribelli sciiti dell'Houthi in lotta con il governo di Sanaa.
Coalizione a guida saudita smentisce uso bombe a grappolo nei raid
La coalizione araba guidata dall’Arabia saudita che
sta combattendo i ribelli Houthi nello Yemen ha smentito l’utilizzo di bombe a grappolo
nei propri raid aerei. Lo ha precisato il portavoce della coalizione, generale Ahmed
al-Assiri. Venerdì scorso il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon aveva ammonito
le parti che l’eventuale utilizzo di tali armi sarebbe stato interpretato dalle Nazioni
Unite come un crimine di guerra.
Il governo di Sanaa revoca espulsione rappresentante Onu
Ieri, intanto, lo Yemen ha informato l’Onu di voler revocare l’espulsione dell’Alto
rappresentante delle nazioni Unite per i diritti umani, George Abu-Zulof. La decisione,
comunicata attraverso una lettera dell’ambasciatore yemenita presso l’Onu, Khaled
Alyemany, è stata motivata in questo modo: “Il governo di Sanaa ha deciso di mantenere
lo status quo – si legge – tuttavia l’esecutivo ha stabilito di dedicare più tempo
a riconsiderare le sue relazioni con l’Ufficio dell’Alto Commissariato per i diritti
umani”. (R.B.)
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