2016-01-09 13:08:00

Carcere di Paliano: l'apertura della Porta Santa


Si sono aperte oggi nel carcere di Paliano le celebrazioni dell'anno giubilare. Nell'Istituto di pena in provincia di Frosinone, i detenuti hanno attraversato la Porta Santa della cappella intitolata a Santa Maria in Arce. Il servizio di Davide Dionisi:

"La libertà è dentro di noi, non fuori da qui. Apriamo il nostro cuore e chiediamo perdono. Toccate questa Porta, così come oggi il Signore tocca il nostro cuore e quello delle vostre famiglie che non possono essere con voi". Con questo invito rivolto ai detenuti di Paliano, don Bartolo Calderone, rettore dei seminaristi Missionari del Preziosissimo Sangue, ha aperto le celebrazioni giubilari nell'Istituto di pena del frusinate. Che la vera liberazione si ottenga attraverso la conversione e il radicale mutamento di spirito e di vita, ne è convinta la direttrice, Nadia Cersosimo, che ha raccolto immediatamente la raccomandazione di Papa Francesco a far sì che i riti nelle carceri assumano uno speciale significato nell'Anno Misericordia.

“E’  importantissimo negli istituti penitenziari cogliere l’occasione che il Santo Padre ci ha dato quest’anno con l’Anno giubilare dedicato alla misericordia. L’uomo può cambiare e noi dobbiamo mettere in atto tutto quello che è possibile per poter aprire il cuore anche dei nostri detenuti e far sì che possano guardare gli altri così come Dio guarda loro, con lo sguardo misericordioso rispetto a quello che hanno fatto. Questa è la cosa più importante per renderli liberi, liberi nel cuore, liberi di amare e liberi di poter essere risorsa per la società”.

Alla celebrazione hanno partecipato gli ospiti, tutti collaboratori di giustizia, che non potranno essere presenti alla giornata giubilare a loro dedicata, ma hanno voluto ugualmente vivere da protagonisti questo momento particolare. La testimonianza di Don Bartolo Calderone:

“Questa giornata è una porta aperta sul mondo in questo luogo di reclusione di Paliano. E vuole essere anche una porta aperta del mondo verso questo luogo, verso questo luogo di reclusione. Il senso dell’Anno della misericordia è proprio questo: spalancare le porte di Dio al suo ingresso nel nostro mondo. E le porte di Dio sono sempre spalancate nei confronti degli uomini. Forse oggi dobbiamo più del passato riscoprire il nostro essere ponte nei confronti di Dio. E il nostro essere Chiesa oggi è questo: farci tramite all’uomo di questo tempo nei confronti di Dio, dobbiamo essere questo ponte, questa porta aperta verso Dio, lasciare che Dio tocchi il cuore dell’uomo e lasciare che l’uomo possa toccare e essere toccato dal cuore di Dio.








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