2016-01-07 07:54:00

Migranti: nessun impegno da Paesi Ue che hanno sospeso Schengen


La questione immigrazione in Europa. La Commissione Ue non ottiene impegni sulla durata dei controlli alle frontiere interne dello spazio Schengen di libera circolazione. Germania, Danimarca e Svezia esigono il rispetto delle regole comunitarie e l'attuazione delle misure per far fronte ai flussi di migranti. Il servizio di Giada Aquilino:

La riunione d'urgenza convocata a Bruxelles dal commissario Dimitris Avramopoulos con i rappresentanti dei governi di Berlino, Copenaghen e Stoccolma non mitiga la crisi che attanaglia Schengen, con sei Paesi - Austria, Danimarca, Francia, Germania, Norvegia e Svezia - che hanno ripristinato i controlli alle frontiere per far fronte ai flussi migratori da Balcani e Mediterraneo. Schengen va “salvaguardato” ha detto Avramopoulos, mentre i tre Paesi hanno chiesto il rispetto delle regole sull'asilo e la messa in pratica delle misure europee. Duro il delegato tedesco Ole Schroeder, secondo cui “il controllo delle frontiere esterne non funziona” e i ricollocamenti “non procedono”. Fino a quando ciò non accadrà, ha ammonito, gli Stati andranno avanti da soli. Berlino ha inoltre fatto sapere che nel 2015 sono state più di un milione le richieste d'asilo in Germania: una cifra record che il governo si è detto “determinato a ridurre”. Ma, dopo le ultime tragedie con oltre 30 vittime in due naufragi nel Mar Egeo e la morte per freddo di un piccolo profugo siriano riparato in Turchia, torna sull’emergenza anche il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana: “non c'è muro che possa fermare” - ha detto - la marcia dei popoli “dal sud verso il nord del mondo” o di coloro in fuga da guerre e persecuzioni verso “Paesi che si spera possano offrire un domani migliore e una libertà più vera”.








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